Il Vescovo Vincenzo Leuzzi: “Santo Padre accogliendo la Sua lettera, abbiamo vissuto un intenso cammino di riflessione e di impegno su tematiche importanti per far rinascere la speranza di un nuovo sviluppo umano integrale, nella e dopo l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo”.
Una grande emozione spirituale, in un giorno in cui l’Abruzzo e Teramo sono stati protagonisti in Piazza San Pietro e da oggi in mondovisione.
Un’atmosfera lieta, ha accompagnato il dono del presepe realizzato presentato dal Comune di Castelli e dai ragazzi del Liceo artistico “F.A. Grue”, opera d’arte originale, accolta con vivo apprezzamento e gioia dal Santo Padre. Ad essere ricevuti in una prima udienza una delegazione della Diocesi Teramo-Atri, insieme al Presidente Marco Marsilio e all’Assessore Pietro Quaresimale, in udienza dal Santo Padre in previsione dell’allestimento dell’albero di Natale e del presepe artistico di Castelli allestiti in Piazza San Pietro, inaugurati poi nel pomeriggio di venerdì. Gli incontri con il Pontefice sono stati preparati con grande premura e impegno dal Vescovo di Teramo-Atri, Monsignor Lorenzo Leuzzi.
Il presidente della Regione, Marco Marsilio ha recato in dono una riproduzione del rosone della Basilica di Collemaggio dell’Aquila, e nel ringraziare il Sommo Pontefice per il previlegio concesso, ha auspicato quanto prima di poter ospitare in Abruzzo il Santo Padre. Nel pomeriggio a Piazza San Pietro il Cardinale Giuseppe Bertello e il Vescovo Fernando Vérgez Alzaga, rispettivamente Presidente e Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, hanno inaugurato il Presepe e l’illuminazione dell’albero di Natale allestiti in Piazza San Pietro. Sono stati presenti le Delegazioni ufficiali dei luoghi di origine del Presepe e dell’albero, provenienti rispettivamente da Castelli in Abruzzo e dal comune di Kočevje, nella Slovenia sudorientale.
In particolare, per il Presepe monumentale – formato da statue di ceramica a grandezza maggiore del naturale – oltre al Vescovo di Teramo-Atri, Monsignor Lorenzo Leuzzi, il Commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma, Giovanni Legnini, il presidente Marco Marsilio, ed il Presidente della provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura.
“Ci siamo preparati”, ha esordito monsignor Leuzzi rivolgendosi al Papa, “a questo evento riaprendo la sua lettera apostolica Admirabile Signum, invitando la comunità – in particolare i nostri giovani – a scoprire la vera novità che si nasconde nel presepe”. Tanti i giovani, tra questi gli studenti del Liceo artistico “F.A. Grue”, che si sono occupati dell’allestimento del presepe monumentale in piazza San Pietro. Auspicando un incontro del Papa con gli studenti, “nel prossimo mese di marzo”, il presule ha riferito che, “accogliendo la sua lettera, abbiamo vissuto un intenso cammino di riflessione e di impegno su tematiche importanti per far rinascere la speranza di un nuovo sviluppo umano integrale, nella e dopo l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo”. Cinque gli ambiti indicati: la ricostruzione, l’imprenditorialità, il turismo, la formazione dei giovani e la cooperazione universitaria.
L’impegno assunto dal vescovo è quello di avviare “la realizzazione della Cittadella della Carità”, potenziare i luoghi di ascolto e di prima accoglienza, “nell’auspicata prospettiva di promuovere percorsi sociali e culturali idonei a superare le difficoltà”. “E, nel ricordo del Bambino Gesù, vogliamo prenderci cura delle nuove generazioni, dai più piccoli agli adolescenti, in particolare promuovendo servizi di assistenza educative e psicologici, aiutando le loro famiglie”. Infine, mons. Leuzzi ha ripercorso “l’intenso cammino di preparazione” della Chiesa di Teramo-Atri, affrontando tematiche importanti per la rinascita: la ricostruzione post-sismica, la nuova cultura imprenditoriale, il rilancio del turismo religioso, la formazione artistica dei giovani e la cooperazione universitaria internazionale, in particolare con la Slovenia.
Il Presepe e l’albero in Piazza San Pietro rimarranno esposti fino al 10 gennaio 2021, festa del Battesimo del Signore, con cui si conclude il Tempo di Natale.
Un Natale diverso, in cui brillerà ancor di più la luce della fede.