mercoledì, 22 Gennaio, 2025
Società

Sciopero nelle scuole, patto tra Sindacati e Ministero su informazioni alle famiglie e tutele di studenti e alunni

Cosa accade se gli insegnanti scioperano? Chi deve spiegare le motivazioni e difenderne le ragioni? Chi deve farsi carico, ad esempio, per scioperi in fasce orarie di studenti e alunni?

Su questi interrogativi è stato ora raggiunto un accordo tra Sindacati e Ministero.

“Siglata una intesa importante e delicata”, conferma la Uil-Scuola, “che, pur garantendo una trasparente comunicazione tra scuola e famiglia, preserva gli aspetti di dignità professionale del personale su cui la Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero, intendeva  scaricare ogni onere, anche improprio”. Ora sarà la scuola a riferire i contenuti dello stop delle lezioni. “Per  ogni sciopero la scuola”, prosegue la nota Uil, “è chiamata ad informare  preventivamente sul  possibile grado di adesione, sia sulla base della serie storica dei dati sugli  scioperi, sia fornendo a tutta la comunità scolastica  anche il grado di rappresentatività di istituto delle organizzazioni che lo dichiarano”.

L’accordo, inoltre, introduce la possibilità  dello sciopero virtuale, rinviando alla contrattazione collettiva nazionale la regolamentazione.

“Una novità fortemente voluta dalla Uil, magari ancora acerba”, scrive il sindacato, “ma che rappresenta pienamente un nuovo equilibrio tra diritto all’istruzione e diritto di sciopero, e riconosce il senso di responsabilità delle organizzazioni rappresentative, e riduce gli effetti degli scioperi ‘farlocchi’ finalizzati a dimostrare la sola esistenza in vita delle organizzazioni – magari poco rappresentative che lo proclamano – “.
L’accordo, infatti, conferma l’utilità delle buone e relazioni sindacali condotte con correttezza, lealtà e rispetto tra le parti, con l’intento di trovare soluzioni.

“Si è passati così”, prosegue la Uil, “dalla richiesta di mettere in capo agli insegnanti i compiti di assistenza e vigilanza degli alunni, al mantenimento delle peculiarità e del profilo professionale che esclude tale opzione, con il ripristino del numero delle giornate di sciopero esercitabili”. Superati anche alcuni limiti, a giudizio del sindacato, che prima rendevano difficoltoso l’organizzazione di uno sciopero, come ad esempio le fasce orarie e il tipo di scuola.

“In questa maniera abbiamo confermato il principio per cui il diritto allo studio si garantisce sulla base annuale e non giornaliera”, fa presente la Uil, “Otto per la scuola dell’infanzia e primaria e dodici per la scuola secondaria di primo e secondo grado, con il vincolo di non scendere al di sotto del 90% delle ore annuali di lezione, coincidenti con i giorni concordati. Si è evitato l’obbligo per i collaboratori scolastici di assistere gli alunni portatori di handicap”. Infine ora bisognerà attendere le firme tra dirigenti scolastici e sindacati.

“Sicuramente un buon accordo che ha visto convergere tutte le organizzazioni rappresentative a livello nazionale”, conferma infine la Uil, “entro 30 giorni dall’entrata in vigore dovranno essere firmate le intese tra dirigente scolastico e sindacati per declinare i criteri necessari a garantire la fruizione, attraverso i minimi di servizio e dei diversi diritti dei lavoratori chiamati a garantirli. Ogni scuola secondo proprie peculiarità. Anche questo nel rispetto della autonomia e del lavoro”.

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