È risaputo che prevenire è meglio che curare, nonostante ciò ci siamo fatti trovare impreparati a proteggere i nostri anziani dai primi malanni da raffreddamento dell’autunno per la mancanza dei vaccini antinfluenzali.
Una volta non si disponeva di farmaci, l’unico mezzo di cura erano le raccomandazioni della nonna: lana, letto, latte.
Ma proprio ora che è in corso una grave pandemia causata dal covid-19, sarebbe stato opportuno che tutte le persone avanti con gli anni fossero già state vaccinate.
Negli anni passati infatti, la vaccinazione si è dimostrata un importante mezzo di protezione, in particolare per evitare il peggioramento delle precarie condizioni di salute in cui di solito versano le persone anziane.
Mi chiedo a questo punto come mai non si sia provveduto quest’anno a preparare in tempo utile adeguate scorte di vaccino. Non passa giorno che i nostri responsabili per la sanità appaiano in televisione con le loro facce da funerale pronti a darci aggiornamenti sul numero dei morti, sui ricoverati in ospedale nei reparti di terapia intensiva o su quanti positivi asintomatici vanno in giro senza saperlo.
Credo invece che, per tutelare le persone anziane, avrebbero dovuto già da tempo procurare quantitativi sufficienti di vaccino.
Stranamente i vaccini sono diventati merce rara da mercato nero, introvabili negli ospedali, nelle farmacie, nei distretti sanitari o presso gli ambulatori dei medici di famiglia dove a tutt’oggi non se ne trova traccia.
È una vergogna, dovremo ricordarcelo quando si ritornerà a votare in futuro per evitare che persone impreparate ed incapaci tornino sui banchi del parlamento; mi raccomando non dimentichiamolo.