mercoledì, 25 Dicembre, 2024
Attualità

La politica non è un gratta e vinci. Che nostalgia!

Mentre ancora Proietti ci sorride e ci saluta e calano tristi gli ultimi sipari, anche il teatrino della politica, l’unico rimasto, non ci appassiona più. Assistiamo assonnati agli ultimi scontri tra Trump e Biden che si giocano l’America tra accuse e offese personali, con la certezza che il vestito della first lady conterà più del programma welfare. C’è? Quale?

Ma anche da noi lo spettacolo non è dei migliori: tra regioni e governatori, zone arancioni, gialle e rosse rimpiangiamo il nostro vecchio tricolore.

“Ma chi ce l’ha messi?” ci chiede Crozza il venerdì sera e ridiamo con lui. La risposta, però, è amara. Siamo stati noi. Sempre di corsa tra casa e lavoro, con la testa persa tra una fiction e un profilo Facebook, abbiamo affidate le speranze a un gratta e vinci e davvero di pensare alla politica non abbiamo avuto tempo.

Ma ora qualcosa è cambiato. Tolti gli aperitivi per strada, i week end persi nei centri commerciali, la gente sta tornando a leggere, scrivere, pensare. Pc sulle gambe, diamo umo sguardo alla TV. Le immagini passano gli ultimi bollettini, esperti e ospiti che dicono tutto e il contrario di tutto e la mente si rifugia nel passato. Ma dove sono i politici di un tempo, i grandi statisti, gli ex-partigiani, quelli con le teste come meloni, che riempivano le piazze e facevano urlare per la strada? Marxismo, liberismo, capitalismo sono rimasti nei manuali di scuola ma, mentre la crisi ci attanaglia, che cosa programmiamo? Sentiamo parlare di inside-trading, rating, standards e poors, ma le idee quali sono? Quali nuove teorie e proposte garantiscono il nostro futuro? E soprattutto, chi ci guida?

Dalla tv, gli occhi vanno allo scaffale. I nomi sulle costole dei libri impolverati danno un brivido nella schiena. Certo, siamo ancora e sempre dei nani, ma possiamo e dobbiamo tornare a salire sulle spalle di quei giganti, di quelli che hanno fatto grande la storia, la politica, la cultura e, perdonatemi, l’Italia.

Come virologi nel laboratorio, serve l’umiltà, il sacrificio e l’impegno di studiare, riflettere, pensare, sperimentare e elaborare, perché no, la politica non è un gratta e vinci.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Trump risponde alle accuse di fascismo: “Non sono un nazista”

Paolo Fruncillo

Occupazione. Per il Mezzogiorno arriva la spinta della Zes. La Campania spera nella svolta post pandemia

Maria Parente

Coronavirus: Abi “utilizzare più possibile servizi bancari a distanza”

Elisa Ceccuzzi

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.