sabato, 16 Novembre, 2024
Europa

Ue, la pandemia aggrava l’incertezza economica

Un crollo nella prima metà dell’anno, la ripresa nel terzo trimestre e una prevista frenata negli ultimi tre mesi. L’economia europea nel 2020 è stata come una montagna russa, ha spiegato la Commissione europea durante la presentazione delle previsioni economiche per il 2020 e il 2021. La parola più ripetuta dal commissario per l’Economia Paolo Gentiloni durante la conferenza stampa è “incertezza”.

Per la Commissione l’economia dell’Ue subirà una contrazione del 7,8% nel 2020, prima di crescere del 4,2% nel 2021 e del 3% nel 2022 (i numeri sono molto simili anche per la zona euro, con un calo solo leggermente inferiore nel 2020). “Ma non torneremo ai livelli pre-pandemia prima della fine del 2022”, ha avvisato Gentiloni. “In particolare saranno in difficoltà Stati che fanno grosso affidamento sui servizi come il turismo”, quindi Spagna, Italia, Grecia. I dati del Pil per il 2020 sono pessimi per tutti i Paesi membri: -12,4% per la Spagna, -9,9% per l’Italia, -9,4% per la Francia. Anche Stati normalmente solidi come Germania e Paesi Bassi fanno registrare grossi cali, rispettivamente del 5,6% e 5,3%.

L’ex premier italiano si è concentrato fortemente sui numeri dell’occupazione, chiarendo che alcune misure nazionali ed europee – come il fondo SURE a supporto dei regimi di lavoro ad orario ridotto – hanno contribuito a non far schizzare verso l’alto il valore della disoccupazione nonostante la sospensione delle attività economiche. L’avviso, però, è quello di rimanere cauti. Perché una volta che questi regimi termineranno, la Commissione si aspetta che i posti di lavoro persi potranno aumentare notevolmente, ha spiegato Gentiloni.

Grosse difficoltà anche per i numeri di bilancio, con deficit e debito in aumento in tutti gli Stati europei, a causa delle importanti politiche di supporto messe in atto dalle amministrazioni. Il deficit aggregato della zona euro salirà infatti dallo 0,6% del PIL nel 2019 all’8,8% nel 2020. Seguirà le stesse tendenze anche il debito pubblico che, aggregato per l’area euro, salirà dall’85,9% del 2019 al 101,7% nel 2020. (Italpress)

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Protezione diritti umani in cima a lista valori Ue

Redazione

Covid: Iss: “Epidemia in espansione”

Redazione

Prudenza e priorità negli scenari di guerra. Cessare il fuoco e sbloccare il commercio

Giampiero Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.