Proteste, schieramenti di polizia, cariche, feriti, gas lacrimogeni, grida.
Sembra un film di Hollywood, in realtà è quello che sta succedendo in tutta Italia in questi giorni.
È in atto una guerra tra gli ultimi degli ultimi, questi “ultimi” sono divisi appunto in chi si fa sentire a suon di violenza e distruzione (e la maggior parte sono li solo per fare danni e non sono minimamente interessati alla vera motivazione della protesta) e chi con proteste pacifiche.
Siamo arrivati al punto di non ritorno, le persone non hanno niente da mettere in tavola, le serrande dei negozi molto spesso chiudono e non riapriranno più, la gente è stanca, arrabbiata, vuole lavorare e vuole aiuti dal governo.
Dal canto suo il governo sa solo decantare le proprie lodi, dicendo solo le cose che sono state fatte e i meriti che credono di avere, negando l’evidenza di fronte ad un paese allo sbando totale e completamente distrutto da questa situazione.
La gente non ha più paura del futuro, la gente ha paura del presente che sta vivendo e ha paura di guardare in faccia i propri figli.
Questo non significa che non si abbia la consapevolezza che il corona virus esiste ed è pericoloso e va fermato. Ma la situazione sarebbe dovuta essere gestita in un modo completamente diverso, non mettendo nelle condizioni di dover vendere i propri oggetti personali per comprare il cibo da mettere a tavola.
Questa situazione è orribile, ci sono morti ogni giorno e il virus è una delle piaghe peggiori della società moderna, ma ciò che porterà e sta portando all’economia è un effetto collaterale distruttivo e terribile.
Stiamo parlando della vita delle persone, che non sanno come arrivare a fine giornata, di persone che chiudono attività perché non riescono a stare a galla senza aiuti dal governo e di persone che ci tolgono la vita perché ormai credono non abbia più senso esistere se non hanno più nulla.
Siamo tutti ultimi, nessuno di noi viene preso abbastanza in considerazione dalla società, non siamo persone importanti, non siamo famosi o facciamo parte del governo.
Siamo tutti commercianti, anche se non abbiamo negozi, siamo con loro, siamo loro.
Dobbiamo far capire che non è questo il modo in cui devono andare le cose.
Non è questa l’Italia. L’Italia è quella dell’accoglienza, delle persone che si aiutano.
L’Italia è quella degli ultimi che grazie agli aiuti devono diventare primi.
Gli ultimi non possono rimanere nascosti, sono persone che hanno lottato una vita per arrivare a perdere tutto in una manciata di mesi.
Siamo tutti ultimi, e il governo non può più stare a guardare.
A tutti gli ultimi, vorrei dire, sarete sempre i primi per me, resistete e resistiamo, la vera bellezza dell’Italia è questa, ci siamo sempre rialzati, e anche questa volta, ultimi, primi, secondi e terzi, ci rialzeremo insieme.
Nel frattempo magari invece di elogiarsi, il governo dovrebbe accendere la luce e mettersi gli occhiali, perché gli ultimi sono qui, e vanno aiutati.