Una giornata dedicata a loro, agli insegnati. Una categoria che negli anni ha subito, stando ai sindacati, il peggio delle riforme, delle attenzioni e della considerazione professionale, sociale ed economica. Così la istituita nel 1994 dall’Unesco di celebra la Giornata Mondiale degli insegnanti. Anche in Italia il 5 ottobre, si è commemorata la sottoscrizione delle Raccomandazioni dell’Unesco sullo status di insegnante con l’obiettivo di mobilitare il sostegno agli insegnanti e di garantire che i bisogni delle future generazioni.
“Un giorno”, ricorda la Uil “diventato un appuntamento di rilevanza internazionale, è l’occasione per celebrare la professione di insegnante in tutto il mondo, per fare il punto sui risultati raggiunti e per affrontare alcune delle questioni fondamentali della professione docente”.
Education International inoltre ha ospitato il più grande incontro online di insegnanti mai realizzato. In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti 2020, l’evento è riuscito a celebrare l’impegno e la leadership degli educatori durante la crisi COVID-19. “Dopo un anno segnato da interruzioni e crisi, gli insegnanti stanno assumendo la guida per effettuare un vero cambiamento nelle loro classi, comunità e in tutto il mondo. Il webcast di 24 ore ospitato da Education International riunisce insegnanti di tutto il mondo e include programmi in tutti i continenti”, sottolinea con orgoglio la Uil scuola, “I segni distintivi di modernità e di civiltà di un paese si misurano dal suo sistema scolastico”, commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, “Oggi tutti i sistemi scolastici sono sotto la morsa della pandemia e alla scuola è chiesto di fare la propria parte. Come accade in altri momenti della vita sociale ed economica, dove sono l’istruzione e la cultura a fare la differenza, anche in questo momento difficile la scuola sarà dentro la società, sarà protagonista e svolgerà il suo ruolo con responsabilità, attenzione, consapevolezza anche come barriera all’espandersi dell’epidemia.
Istruzione e cultura hanno come fulcro portante la professione docente, quella che serve alla civiltà di un paese. Bisogna curarla e proteggerla”, sollecita Turi, “dalle insidie della privatizzazione e dai condizionamenti politici che vorrebbero piegarla alle varie esigenze, ora del mercato, ora di un populismo senza scienza.
L’orgoglio di essere un docente libero, scevro da condizionamenti e pregiudizi ideologici, indica la strada del bravo docente che con scienza e coscienza cura l’educazione dei suoi alunni”.
In questa giornata, superando ogni retorica, la Uil Scuola, ha voluto, essere vicina a tutti i docenti del mondo perché possano svolgere liberamente, senza condizionamenti e senza preoccupazioni il loro compito leader in tempo e artefici del futuro.
“Il 2020 è stato uno degli anni più impegnativi della storia recente”, sottolinea Pino Turi, “Con oltre il 90% della popolazione studentesca mondiale che ha abbandonato la scuola al culmine della pandemia, l’istruzione è stata gravemente colpita dalla diffusione di Covid-19”. Durante i collegamenti ci sono state più voci di esperti del mondo dell’Educazione, tra questi David Edwards, Segretario generale dell’Internazionale dell’Educazione (IE), che ha osservato: “Se c’è un messaggio che la crisi ha evidenziato è che abbiamo dato per scontate troppe cose essenziali. La scuola”, ha ribadito David Edwards, “e il suo ruolo fondamentale è stato dato per scontato. Gli insegnanti sono stati assolutamente eccezionali in questi tempi incredibilmente difficili. Ora è il momento di stare insieme perché insieme abbiamo il potere di realizzare un vero cambiamento nel mondo. Siamo la professione dell’insegnamento e dell’apprendimento. Se il mondo deve imparare la lezione della pandemia, gli insegnanti devono prendere l’iniziativa. Il 5 ottobre si comincia”.