“Macro trend nel dopo Covid”, “Le politiche di sostegno al mondo agricolo e gli investimenti in economia reale come leva di sviluppo” e “Sostenibili, responsabili e al servizio del sistema Paese: la frontiera degli investimenti alternativi”. Sono i tre temi affrontati dal Forum “Economia e società, tendenze nel dopo Covid-19”, organizzato dalla Fondazione Enpaia, l’Ente di previdenza del settore agricolo, che conta tra i suoi iscritti oltre 8 mila aziende e più di 38 mila impiegati.
All’incontro, che si è tenuto alla Posta Vecchia Hotel di Ladispoli ed è stato trasmesso sul canale You Tube Ital TV (al link https://www.youtube.com/watch?v=z25LznD8Ljw), hanno preso parte diversi esponenti del panorama economico e politico italiano per fare il punto sui mutamenti del settore agricolo a causa della pandemia. “La centralità dell’agricoltura e della trasformazione dei prodotti agricoli nello sviluppo del nostro Paese era già chiara prima della pandemia, con l’agroalimentare decisivo per il made in Italy – ha spiegato Pierpaolo Baretta, sottosegretario all’Economia -. Il Covid ha cambiato abitudini e domande, rendendo essenziale la filiera. Stiamo affrontando una crisi economica, sociale e finanziaria e la ripresa, che sarà lenta, vedrà però nascere nuove imprese, una diversa occupazione e altre strategie finanziarie. L’agricoltura sarà protagonista di questa fase, con tre sfide da affrontare: trasparenza e qualità del prodotto, provenienza ‘made in Italy’, distribuzione di vicinato.
Un programma che il Recovery fund potrà senz’altro favorire”. Per David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, “il settore agricolo ha dimostrato di essere all’altezza della sfida nel salvaguardare la sicurezza alimentare. Il Parlamento europeo ha fatto il possibile per sostenere le imprese agroalimentari, con misure a supporto della redditività delle aziende agricole, come la liquidazione in anticipo dei pagamenti diretti e del secondo pilastro, la flessibilità nella gestione dei regimi di aiuto e nella presentazione dei reclami, il monitoraggio del mercato e la gestione della crisi. La PAC – ha aggiunto – sta subendo un’importante riforma e sono stati proposti tagli significativi al suo bilancio. Il Parlamento ha respinto questo approccio, insistendo sul mantenimento del livello attuale. Inoltre, tra gli obiettivi del Next Generation EU vi è quello di sfruttare il potere del bilancio UE per mobilitare gli investimenti e anticipare il sostegno finanziario nei primi anni cruciali della ripresa”.
“Il workshop di oggi è stata l’occasione che ha consentito alla Fondazione Enpaia di immaginare e proporre la ripartenza, grazie al prestigioso panel di relatori – ha detto Giorgio Piazza, presidente della Fondazione Enpaia -. Ha rappresentato, altresì, un momento utile per cominciare a fare il punto su come cambierà il mondo del lavoro, dal punto di vista imprenditoriale e per i nostri iscritti. Si è potuta avviare una proficua riflessione anche sulle innovazioni del futuro, dalle nano-tecnologie, all’uso dell’intelligenza artificiale. Si tratta di temi strategici su cui, in questo momento, è assolutamente importante confrontarsi”. “Oggi abbiamo evidenziato il ruolo strategico delle Casse di previdenza a sostegno dell’economia italiana, in una fase particolarmente complessa – ha evidenziato Roberto Diacetti, direttore generale della Fondazione Enpaia -. In tale scenario, la Fondazione Enpaia può contribuire al rafforzamento del sistema-Paese con investimenti in economia reale, diretti in primo luogo al mondo agricolo, volti all’ammodernamento delle nostre infrastrutture e sotto il faro di Cassa Depositi e Prestiti. Tutto questo, ovviamente, deve avvenire con criteri di prudenza, di moderazione dei rischi e di redditività per la sostenibilità delle nostre gestioni previdenziali”. (Italpress)