mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Società

Notte di mezza estate

Notte di mezza estate, sullo sfondo il Vaaz, l’imponente castello Caracciolo del XV° secolo sede del Museo permanente della civiltà contadina, l’abbraccio avvolgente e caldo del ballo della pizzica e del suono della taranta con i “Tamburellisti di Otranto” in una incantevole atmosfera salentina che nella musica popolare riscopre le sue radici. Le soliste  Alessia Garacci – voce e tamburello,  Benedetta  Puce – voce, Leonardo Pagano e Lorenzo Valentino tamburelli solisti , Desirè Pellegrino Ballerina  e  Martina Valentino la piccola talentuosa  ballerina cantante divertono il pubblico presente eseguendo un vasto repertorio musicale.

Accreditata negli eventi del Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso da Asvis, agenda 2030 dell’ONU, “I Sapori del Grano – II edizione”, una manifestazione d’interscambio culturale a carattere internazionale e diffusione nazionale, affrontando tematiche quali l’alimentazione, l’ambiente, l’economia, la dimensione sociale, nel variegato contesto passato e attuale che caratterizza il mondo dei cereali, organizzata dall’associazione socio culturale di promozione sociale “L’Albero Verde della Vita”, ospitata sabato 19 e domenica 20 settembre scorsi nel castello Caracciolo della ridente e colorata città sammichelina, ha visto la partecipazione di ricercatori ed operatori della formazione ed istruzione agraria ed enogastronomica dall’alto spessore professionale e culturale con l’obiettivo di aumentare la conoscenza, il consumo e la consapevolezza della qualità dei prodotti tipici agroalimentari ed enogastronomici pugliesi.

Nel convegno di sabato il dott. Francesco De Santis – Biologo nutrizionista dell’I.I.S.S. Colamonico – Chiarulli che, affrontando la tematica della “dieta mediterranea nell’epoca della globalizzazione” imperante, dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dall’OMS per la tutela e la prevenzione di numerose patologie vascolari piuttosto che cancerogene, ha passato il testimone al dott. Vito Gassi – dottorando di ricerca in Giurisprudenza presso il Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario dell’Università degli Studi di Padova -, che ha focalizzato il suo intervento sul diritto delle religioni con specifico riferimento alle regole alimentari religiose in uno “sviluppo sostenibile fondato sulla dimensione etica della tutela ambientale” nel “rapporto tra uomo e ambiente alla ricerca di un nuovo equilibrio tra esigenze di crescita, benessere e turala dell’ambiente”.

Altrettanto interessante e meritevole di apprezzamento la giornata convegnistica di domenica 20 settembre: “il tema delle false informazioni in ambito scientifico, con il loro dialogare, hanno messo sotto accusa la scienza e contribuito a destituire l’attività scientifica di ogni pretesa di verità oggettiva;  l’agricoltura al tempo dei social… tra fake news e sfiducia nella scienza” è stato il contributo fornito dal dottore in scienze agrarie, Presidente dell’ARPTRA – Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori in Agricoltura, Vittorio Filì. Il dott. Pasquale Venerito, agronomo, dipendente del CRSFA Basile-Caramia di Locorotondo, quale responsabile del “Centro di conservazione ex situ di germoplasma autoctono di fruttiferi, vito e olivo, viticoltura e enologia, frutticoltura e olivicoltura”, autore della mostra pomologica, ha incuriosito il pubblico presente “sulla protezione dell’ambiente naturale e agrario, attraverso la salvaguardia della biodiversità specie delle colture arboree pugliesi rappresentandone l’importanza per l’equilibrio degli agrosistemi”.

A concludere il workshop il dott. Giuseppe Maggi, direttore tecnico della Fondazione ITS Agroalimentare di Puglia che con “le competenze e le innovazioni tecnologiche per un’agricoltura 4.0” ha disegnato “l’attuale sistema agroalimentare proiettato in un futuro che soffre di un retaggio culturale legato al passato fatto di sacrifici e vergogna”. Al calar del sole in un piacevole pomeriggio estivo il cortile del castello Caracciolo si illuminava con i colori delle imprese del comparto alimentare (azienda agricola Lo Zipetro di Gioia del Colle, azienda agricola Apipuglia di Gioia del Colle, azienda agricola Mestagnaz di Polignano a Mare, azienda agricola vivai piante Spinelli di Sammichele di Bari, azienda commerciale Aueeè di Sammichele di Bari, masseria Lo Schiavetto di Turi, panificio Settembre di Sammichele di Bari) che con i loro profumi, sapori, degustazioni hanno deliziato i palati più delicati. La manifestazione “I Sapori del Grano – II edizione”, evento realizzato nell’ambito delle attività di disseminazione del Festival di Cerealia, premiata con la Medaglia del Presidente della Repubblica, per il secondo anno consecutivo, ha visto la presenza e la realizzazione ai fornelli di piatti a tema: grano freddo con verdure candite, agretto di limone, tagliatella di seppia e micro green di limoncina cucinato da Gianluca Colucci mentre Alessandra Oldani ha presentato grano caldo con zucca, capocollo di Martina Franca con polvere di salvia e rosmarino, sbriciolata di tarallo pugliese, micro green di shiso rosso; frisa con stracciatella di burrata, capocollo di Martina Franca e pomodori secchi sott’olio, micro green di acetosa. Entrambi gli allievi dell’I.I.S.S. Basile-Caramia-Gigante di Locorotondo Alberobello sono stati coordinati e diretti dal Prof. Leonardo Mercurio. “Un connubio quello tra l’Agrario e l’Alberghiero altamente strategico per la formazione e la crescita professionale dei futuri enotecnici, tecnici per l’ambiente e per la produzione agroalimentare e tecnici del comparto enogastronomico” ha sostenuto il Preside dell’I.I.S.S. Basile-Caramia-Gigante, dr.ssa Angelinda Griseta. 

Uno show cooking appetitoso quello organizzato dall’Executive Chef Michele D’Agostino dell’Istituto di Alta Formazione Eccelsa di Alberobello diretto dal Prof. Nicola Chielli: cranu Sumpatu cu lu sucu; grano pestato con tartara di branzino, mandorle tostate, quenelle di yogurt greco, briciole di salmone fumè e riduzione aromatica di primitivo; timballetti di grano pestato con mozzarella e capocollo di Martina, vellutata di zucchine e zest di limone candite. 

Tre piatti della cucina povera descritti nella fase preparatoria dalla dr.ssa Mariana de Marinis. Altamente coreografico lo spettacolo gastronomico didattico narrato  Cjallèdde. Paolo Leoci, cultore di gastronomia tipica e olio evo – L’accademia dei tipici: enogastronomia e oli evo di qualità ha narrato  Cjallèdde: piatto tipico dell’estate pugliese. L’acquasale fatto con prodotti ecotipi locali, tra cui il barattiere, un melone raccolto verde utilizzato prevalente come crudités, il carosello striato, il pomodoro regina invaito prossimo alla maturazione, il pomodoro di Torre Guaceto semi secco sott’olio evo, coltivati sul litorale a cavallo tra la provincia di Bari e Brindisi in prossimità della via Traiana, territorio in cui le acque d’irrigazione ad alta conducibilità elettrica donano ai prodotti un sapore esclusivo, il diavolicchio di Carovigno, per dare un po’ di piccantezza, un peperoncino dal basso Scoville mangiato solitamente fritto, la cipolla rossa di Acquaviva, campionessa in profumi e dolcezza. In sostituzione del pane raffermo, il Tarallone frantumato di semola e farine poco raffinate di grani antichi, al fine di non utilizzare acqua, l’olio evo denocciolato di Coratina, e gli aromi a sostituire il sale, basilico e origano fresco e secco. Per una preparazione nutraceutica dell’Acquasale senza acqua e senza sale.

Un ringraziamento di vero cuore il Presidente de “L’Albero Verde della Vita”, dr.ssa Mariagrazia Mazzaraco, lo rivolge al personale di Croce Rossa, ai volontari dell’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente – ANPANA, all’artista gioiese Mario Lozito che ha realizzato delle opere pittoriche donate all’I.I.S.S. Basile-Caramia-Gigante e all’Istituto di Alta Formazione Eccelsa, con la tecnica della matita su foglio bianco, all’amico Lorenzo Netti sindaco del Comune di Sammichele di Bari, all’assessore Catia Giannoccaro, al Consigliere Nicola Viniero ed all’Amministrazione tutta per aver affiancato,  collaborato fattivamente e concretamente con L’Albero Verde della Vita nella buona e felice riuscita della manifestazione.

Nell’attesa di rivederci alla III edizione de “I Sapori del Grano” ringraziamo i lettori con la frase presa in prestito da Immanuel Kant: “L’uomo non nasce tale ma lo diventa solo attraverso la formazione”.

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