“Nella vita delle nazioni l’errore di non saper cogliere l’attimo fuggente è irreparabile”. Sergio Silvestrini, segretario generale Confederazione nazionale degli artigiani, cita Luigi Einaudi nei panni dell’economista che sollecitava: “il saper cogliere l’attimo fuggente è irreparabile”. “Ecco, l’Italia è al bivio”, osserva Silvestrini, “sfruttare un’occasione straordinaria per tornare a crescere e migliorare la qualità della vita delle persone o essere condannata a un inesorabile declino”. Per la Cna c’è la forza di un impegno economico corale che darà i suoi frutti, che permetterà il rilancio di progetti di sviluppo.
“Negli ultimi 200 anni conoscenza e innovazione tecnologica sono stati per la crescita economica un motore più potente dell’accumulazione di capitale”, ricorda Sergio Silvestrini. Le questioni in agenda sono tante, problemi di inedita portata come lo svolgimento regolare delle lezioni a scuola o l’apertura o meno degli stadi ai tifosi. Problemi che sono sul tavolo del Governo. La Confederazione degli artigiani si mobilita per indicare le possibilità di rilancio che ci saranno con i fondi europei. “Le priorità sono evidenti e si chiamano digitale, infrastrutture green, ricucire il divario tra Nord-Sud e soprattutto istruzione che devono essere accompagnate da efficaci riforme su fisco, pubblica amministrazione e lavoro”, elenca Il segretario generale Confederazione nazionale degli artigiani, che vede nella riapertura delle scuole “un forte segnale di speranza”. “E’ vero, ci sono state incertezze e contraddizioni ma è un’impresa difficile e delicata”, ricorda Silvestrini, “detto questo, nel secondo dopoguerra si andava a scuola nelle baracche e con i turni e abbiamo realizzato il miracolo economico”. La Cna vede nel prossimo futuro una svolta epocale con il Recovery Fund che viene paragonata al famoso piano Marshall avuto nel dopo guerra.
“In termini reali”, ricorda l’esponente della Cna, “per l’Italia parliamo di risorse pari al 3,7% del Pil 2020-2022 rispetto al 2,5% del Piano Marshall”. Silvestrini lo definisce “L’attimo fuggente da cogliere”.
Sergio Silvestrini non rinuncia a spronare i suoi interlocutori ad avere una visione del futuro più aperta e forte, e auspica un balzo in avanti. “Non solo della politica ma da parte di ogni cittadino all’insegna di meno polemiche e lamentele e più impegno”, conclude il segretario generale Confederazione nazionale degli artigiani, “le depressioni, le guerre civili o la pandemia possono rendere un paese povero, ma solo l’aumento della produttività può renderlo ricco”.