Lopalco, il consulente antiCovid di Emiliano, è stato eletto con 14.679 preferenze. «Con Emiliano» a Lecce ne ha presi altri 1.572 voti e 218 a Foggia. I virologi così hanno la strada spianata. A partire da lui che avrà la carica, c’è da giurarci, di assessore alla Salute. Le accuse di conflitto d’interessi? Non sono servite a contrastarlo.
Ha vinto la paura, dicono gli analisti.
Lopalco è sempre stato tra i più allarmisti e ha sempre parlato del probabile arrivo della seconda ondata di Covid. Insomma, uno che non andava forte quanto a rassicurazioni e alleggerimento della difficile situazione che sta attraversando il mondo. Seppure tra le sue esternazioni più ripetute e di successo c’era sempre quella contro la dittatura di tamponi e test sierologici e a favore dei termometri a scuola.
Ora il dibattito si sposterà su quanti virologi abbiamo da candidare? È opportuno politicamente candidarli? Meglio candidare gli epidemiologi che si dichiarano favorevoli o contrari al vaccino? E a destra andranno Zarrillo e Tarro e a sinistra i Gallo?
Tutte illazioni. Certo è che Crisanti una notizia in tal senso l’ha data. O meglio, sembra mandare messaggi legati alla politica. Così ha parlato proprio poco fa: Zaia ha vinto grazie a me. Ma io sono più vicino al Pd.
Alberto Zangrillo, tanto per tornare tra i “rassicuranti” si è sempre pronunciato diversamente sulla scelta dei virologi di candidarsi: «La politica, mai come in questa situazione, ha bisogno di buon senso e di impegno civile» ma «io non lo farei mai».
Di fatto, in queste elezioni, la paura ha vinto sulla voglia di libertà.
Certo, a pensarci bene, anche le dittature iniziano così. In nome di mostri che si affacciano sulla vita della Nazione e su quelle personali, si sta dalla parte di chi oggi ci toglie già un po’ di spazi per un bene futuro astratto e ritenuto superiore? La paura ha sempre fatto 90.
(Lo_Speciale)