Alla presenza di istituzioni, stakeholder e partner, è stato tagliato il nastro del nuovo Campus di H-FARM, il grande progetto di ampliamento dell’headquarters, che diventa così il più grande e importante polo di innovazione a livello europeo. Il nuovo Campus è pronto ad accogliere imprenditori, professionisti e, soprattutto, più di un migliaio di studenti, proprio un giorno prima della campanella dell’anno scolastico 2020-21. Il progetto di ampliamento ha portato il Campus di H-FARM, a occupare una superficie complessiva di oltre 51 ettari, con 10 nuove strutture dedicate in particolare alla formazione, ma anche al mondo delle startup e delle imprese, per un totale di 30.000 metri quadri di nuova superficie coperta, interamente a cubatura zero, grazie al recupero dei volumi di edifici in stato di abbandono già presenti nella zona interessata e all’abbattimento di una ex base militare.
La realizzazione del Campus è stata possibile grazie alla costituzione, nel febbraio del 2017, di un fondo immobiliare chiuso, non speculativo, denominato “Ca’ Tron – H-Campus”. Il Fondo, gestito da Finint Investments SGR, ha un attivo di oltre 101 milioni ed è stato sottoscritto per oltre il 95% da investitori istituzionali.
Cattolica Assicurazioni detiene la quota maggioritaria del Fondo (60% del patrimonio), CDP Investimenti SGR (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), con il fondo FIA 2 “Smart housing, smart working, Education & Innovation, il 40%. “La trasformazione culturale indotta dal digitale ci sta imponendo di ripensare a come dialogare con i consumatori e come riscrivere i processi interni delle imprese. Allo stesso modo, in ambito scolastico e universitario e nella formazione in genere, dobbiamo ripensare alle piattaforme software per dialogare con gli studenti e riorganizzare il personale scolastico, docenti e staff”, osserva Riccardo Donadon, fondatore di H-FARM.
Per Paolo Bedoni, presidente del Gruppo Cattolica Assicurazioni, “quella inaugurata oggi è una grande opera figlia delle convergenze virtuose tra persone, istituzioni e imprese e tra pubblico e privato. Cattolica ha creduto da subito nel progetto con l’impegno di riempire di contenuti i concetti di territorio e sostenibilità, creando un ponte tra tradizione e innovazione.
Abbiamo colto l’entusiasmo di poter costruire un’opportunità per il futuro dei nostri giovani e abbiamo lavorato tutti insieme, contro ogni resistenza, persino contro il Covid per trasmettere un messaggio positivo a tutto il Paese. Il Veneto ha lavorato per dare un’occasione e non per chiedere qualcosa, per offrire possibilità di sviluppo. Siamo qui a inaugurare una scuola, la più innovativa delle scuole. E non va dimenticato che attorno a una scuola cresce il futuro di una comunità”. (Italpress)