“Il Prof. Andrea Crisanti, autore del «Piano nazionale di sorveglianza» contro il Covid-19 al vaglio del Ministero della Salute, ha dichiarato che serviranno 400mila tamponi al giorno e che nell’attesa dei risultati andranno tutti in quarantena: docenti, compagni di classe e famiglie degli alunni. Così facendo renderà ostaggi tutti, a partire dai bambini e dai genitori, infetti e non infetti. Questo governo, che ha già causato gravissimi danni al popolo italiano col “ritardo” nel contrasto dell’infezione, condannerà così i nostri figli, che hanno sofferto oltre misura per la mancanza dei rapporti sociali e della didattica scolastica, a non tornare proprio più in classe” hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia onlus.
“Ma ci rendiamo conto? A due settimane dall’apertura delle scuole il caos regna sovrano, i genitori non hanno ricevuto informazioni chiare, ci sono gravi problemi irrisolti e spunta anche l’ipotesi di autocertificazione per i minori che attesti lo stato di salute degli studenti sotto la responsabilità dei genitori, che così diventerebbe penale. Non si può sorvolare neanche sull’imposizione ai bambini delle mascherine che possono causare, specie all’aperto, difficoltà respiratorie, danni al sistema immunitario e problemi psicologici soprattutto per i più piccoli. Poi, che misure si stanno prendendo per i disabili e le loro famiglie?” hanno proseguito Brandi e Coghe.
“Il patrimonio speso per banchi che non aumenteranno la cubatura delle aule e che sono ancora da consegnare, la chiusura di un centinaio di scuole paritarie abbandonate a se stesse e che avrebbero potuto fornire spazi necessari, vanno uniti al dramma dell’organico carente e alla giungla delle regole sui mezzi di trasporto. Questo mentre molti Paesi europei hanno riaperto le scuole già da maggio e con le dovute misure riapriranno a Settembre. Grazie al governo giallo-rosso l’Italia è ormai il fanalino di coda della UE” hanno continuato i due dirigenti della onlus.
“Ora basta disposizioni fumose e contraddittorie che servono solo a scaricare la responsabilità su genitori e docenti che andavano e vanno consultati per primi. Il presidente della Repubblica Mattarella difenda i nostri figli e si faccia sentire, questo governo vada a casa” hanno concluso Brandi e Coghe.
(Lo_Speciale)