“Quasi tutti con la mascherina, qui a Bruxelles. Indossarla è diventato obbligatorio dopo una crescita dei contagi in agosto. Lo stato d’animo prevalente in tutta Europa è l’incertezza. L’epicentro della pandemia si è infatti spostato ora in America Latina, ma nessuna area del mondo e’ davvero ‘covid free’. In alcuni paesi europei i numeri sono peggiori che in Italia, anche se con conseguenze assai meno drammatiche rispetto alla scorsa primavera”.
Lo scrive su Facebook Paolo Gentiloni, Commissarsio Ue all’Economia. “Dovremo conviverci, con questo virus. E forse per un periodo non breve. Il che comporta almeno tre conseguenze – prosegue l’ex Presidente del Consiglio – Primo, convivere col virus vuol dire vivere. Quindi svolgere le attività fondamentali, a cominciare dalla scuola e dal lavoro. Proteggendo e proteggendosi, consapevoli che la protezione riduce la gravità del rischio ma non lo elimina. Secondo, evitare che la politica faccia danni”.
“In tutto il mondo c’è chi soffia sul fuoco del disagio, chi minimizza e addirittura chi promuove il boicottaggio delle misure di protezione – aggiunge Gentiloni – Non mi pare che si tratti di una strada di successo per chi ha scelto di imboccarla. Meno pericoloso, ma dannoso comunque, è il nostro battibecco politico quotidiano. Discutere si deve eccome, ma si può anche evitare di trasformare ogni scelta in diverbio tra partiti. Infine sarebbe bene non procedere troppo in ordine sparso. E qui come Unione europea abbiamo ancora molto da recuperare per stabilire standard comuni, evitare differenze e tensioni inutili. Ci sarebbe bisogno di più Europa, oltre che nei piani per la ripresa, anche nella definizione di alcune linee guida dell’emergenza. Ma i molti che invocano un maggior coordinamento europeo saranno pronti a accettarlo davvero?”. (Italpress)