La rivista scientifica internazionale MDPI ha pubblicato l’articolo dal titolo “Assessment of Surface Water Quality Using Multivariate Analysis: Case Study of the Crati River, Italy” (Valutazione della qualita’ delle acque superficiali mediante analisi multivariata: caso di studio del fiume Crati, Italia). L’articolo vede la partecipazione di tecnici Arpacal. La ricerca, infatti, nasce da una collaborazione fra Giuseppina Ioele del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione dell’Università della Calabria, l’ingegnere Giacomina Durante, Raffaella Trozzo del Servizio Agenti Fisici del Dipartimento Arpacal di Cosenza, e Costantino Crupi del Laboratorio Chimico, sempre del Dipartimento Arpacal di Cosenza.
La rivista MDPI, pioniera dell’editoria accademica ad accesso aperto, sostiene le comunità accademiche dal 1996. Con sede a Basilea, Svizzera, MDPI ha la missione di favorire scambi scientifici aperti in tutte le forme ed in tutte le discipline.
Il lavoro pubblicato su MDPI analizza la vulnerabilità idrica del fiume Crati (Calabria, Italia), valutata applicando metodi chemiometrici su un gran numero di parametri analitici. Questo studio è stato applicato a un set di dati raccolti negli anni 2015-2016, registrando 30 parametri fisico-chimici e geologici in 25 punti di campionamento, misurati sia per l’acqua che per i sedimenti.
Il trattamento dei dati mediante analisi dei componenti principali (PCA) ha permesso di evidenziare l’influenza dei componenti più responsabili dell’inquinamento. Le tecniche di analisi multivariata si sono rivelate molto utili per caratterizzare completamente le aree circostanti un corso fluviale e facilitare lo sviluppo di una mappa dei rischi per monitorare i rischi sanitari per la popolazione locale.
“Il confronto con il mondo accademico e della ricerca da parte della nostra Agenzia, nonché dei suoi tecnici, è un punto di forza del nostro programma d’azione – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra -. Fa piacere che questa pubblicazione sia frutto di una collaborazione nata con l’Università della Calabria con la quale certamente avremo molto da fare ancora insieme”. (Italpress)