Geograficamente l’Europa viene considerata parte di un Continente dal nome di Eurasia, giacché comprende, oltre l’Europa, anche l’Asia.
A livello politico e culturale però questo Continente appare tutt’altro che unitario. La parte occidentale, cioè l’Europa, ha avuto nel corso dei secoli una storia completamente diversa da quella dell’Asia che rimane lontana e non solo geograficamente. Nella realtà europea pertanto è possibile distinguere diversi popoli ciascuno con la propria storia. L’Italia fa parte, assieme alla Francia alla Spagna il Portogallo e la Romania, dei cosiddetti Paesi neolatini, giacché le lingue che hanno sono tutte derivate dal latino e differenziatesi tra loro per una quantità di elementi che non tornaconto qui descrivere, data la complessità della materia che costituisce l’oggetto della filologia romanza. Questi Paesi pertanto potrebbero costituire un gruppo compatto solidale, ma, purtroppo, così non è. Egoismi hanno sinora prevalso sull’idealismo. L’unica cosa che oggi unisce è la moneta cioè l’euro.
Questa moneta il cui valore è stato contrattato i capi di governo, all’Italia costa poco meno di duemila delle vecchie lire. Senonché oggi vediamo che un euro in Italia non riusciamo più a comprare quello che compravamo con duemila lire. Ci siamo quindi trovati in poco tempo di fronte ad una non piccola svalutazione silenziosa della vecchia lira.
Il nostro rammarico: un’unione vera dell’Europa non c’è stata. Essa infatti avrebbe comportato uno stesso sistema sanitario, uno stesso sistema fiscale, uno stesso sistema scolastico, un’unione di tutti i Codici (Civile, Penale, etc.). Ma non abbiamo visto nulla di tutto ciò. Questo è stato un vero tradimento degli ideali europeisti.