Il libro di Di Carlo è una ricostruzione biografica e storiografica della figura di La Pira a quarant’anni dalla sua morte e ad un anno dal decreto papale che ne riconosce la venerabilità.
È un libro che invita alla riflessione con i valori della testimonianza cristiana proprio partendo dall’esperienza di vita e dell’insegnamento della storia lapiriana. L’Autore ritiene essenziale conoscere l’azione politico-sociale ed il pensiero lapiriano, dei quali fu testimone diretto, perché attuali più che nel passato. Questi ideali e valori sono costruiti per l’uomo, per la pace, la tolleranza e la verità, contro i disvalori della guerra e della povertà. L’Autore racconta con il taglio dello storico e la freschezza del narratore molto capace la vita e le opere di La Pira.
Tutti i diciotto capitoli di questo volume sono interessanti, compreso l’ultimo: “La Pira visto da vicino”, dove l’Autore racconta come conobbe il Professore e l’amicizia che nacque tra loro due. La Pira era uno di quei politici che incoraggiava i giovani ad occuparsi di politica, non temeva la concorrenza ed anzi si prodigava in consigli e spiegazioni di politica interna e internazionale, affinché i giovani aprissero le loro menti alla grande politica. La Pira era un uomo coltissimo e viveva poveramente, sia da sindaco che da deputato e professore universitario. La sua scelta di vita era improntata ad ideali cristiani e democratici. Il libro è interessante perché dispiega nelle pagine che lo compongono tutti gli studi più importanti sulla vita e sulle opere del sindaco santo di Firenze. Un lavoro questo che rimarrà uno dei contribuiti più interessanti per la conoscenza onesta ed obiettiva di Giorgio La Pira.