giovedì, 19 Dicembre, 2024
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Regione Campania. L’assessore Sonia Palmeri: lavoro ai giovani e agli “OVER” che hanno perso l’occupazione

Approvati progetti per sostenere idee concrete e neo imprenditori. Così puntiamo a superare sfiducia e crisi.

L’assessore: la giunta De Luca ha progetti innovativi e reali.

Sonia Palmeri, 48 anni, nata ad Avola, assessore con delega al Lavoro e Risorse Umane (5.000 dipendenti) alla Regione Campania è cavaliere della repubblica, con curriculum professionale che farebbe piacere ad ogni presidente di giunta. Competenza e impegno declinati in attività di studio, di lavoro professionale, di immersione in problemi sociali ed economici di una società complessa come la Campania. Le sue ambizioni sono il lavoro inteso come impegno personale e crescita collettiva, e l’innovazione che può segnare la svolta per cambiare un futuro che viaggia a ritmi galoppanti.

Dottoressa Palmeri iniziamo per l’appunto dai giovani che sono la rinascita del territorio. Parliamo delle misure che Lei ha messo in atto per dare occupazione e creare quella auspicata rinascita dell’intero territorio campano. Quali sono i progetti dedicati ai giovani che cercano di affermarsi nel lavoro?
“I giovani sono il nostro futuro e noi amministratori pubblici dobbiamo vivere con seria responsabilità l’impegno di creare solide opportunità di sviluppo occupazionale. Abbiamo attuato il Programma europeo ‘Garanzia Giovani, Fase 1’, ottenendo un importante successo, distinguendoci in tutta Italia per assunzioni realizzate e una fortissima risposta circa autoimprenditorialità. Oltre 40 mila assunzioni grazie al bonus incentivante per i datori di lavoro che puntano sui giovani ‘Neet’ (giovani che non studiano e non lavorano) introdotto dalla nostra amministrazione nel 2015. Sono oltre 600 invece le piccole attività d’impresa nate dai giovani al di sotto dei 30 anni, un fiorire di piccola economia che ha permesso a migliaia di giovani di rimanere nella propria terra, accanto alle proprie famiglie, coronando il sogno nel cassetto. Abbiamo inoltre investito in formazione e nella valorizzazione del terzo settore, favorendo l’aggregazione sociale quale fucina di nuove idee e rivalutando ‘l’oratorio’ quale luogo simbolo”.

Quale è l’obiettivo e il senso di questa così ampia progettualità per l’occupazione?
“Sviluppare opportunità per i giovani, nella loro regione, ha significato contribuire ad invertire il flusso migratorio che ha sempre visto tanti giovani cercare opportunità altrove. Rilanciare l’economia della Campania anche rafforzando il sentimento di attaccamento delle nuove generazioni”.

Come sono i rapporti con il presidente De Luca, le lascia spazio per le sue idee progettuali?
“Con la Giunta De luca è nato fin da subito un forte rapporto di empatia e collaborazione. Amministratore fattivo e lungimirante, una solida guida per la sua squadra di Governo regionale. Con lui nasce anche la stagione dei concorsi, il Piano Lavoro nella Pubblica amministrazione, ben 10mila giovani che cambieranno il volto (e la resa) degli enti che hanno aderito a questo concorsone. Oltre 300 mila partecipanti, 158 enti coinvolti che hanno fatto richiesta di nuovo organico ed i primi 2500 che dalla prima settimana di luglio inizieranno il periodo di formazione e rafforzamento della PA, direttamente on the job, retribuiti e pronti ad essere assunti al termine delle tappe formative”.

Lei è soddisfatta?
“Un miracolo in cui pochi credevano, rimarrà invece segnato nei ricordi di molti come l’obiettivo raggiunto di quel cambio di passo nel settore del lavoro pubblico che tutti auspicano ma che nessun governo ha avuto la sensibilità di cogliere. Quasi a non comprendere che lo sviluppo dei territori passa anche attraverso servizi efficienti ai cittadini ed agli operatori economici”.

Sempre sul tema lavoro può illustrarci l’iniziativa “Ricomincio da me”. Una misura che è legata alla necessità del reinserimento occupazionale di ex lavoratori, ritrovatasi senza reddito. Molti padri di famiglia a 50 anni hanno ricevuto un licenziamento in tronco. Lei ha pensato e messo in atto un progetto sull’autoimprenditorialità. Come sono andate le cose, ha funzionato?
“Sono nate 500 piccole aziende di cui 97 finanziate anche durante la dura fase di Lockdown. Dimostrazione che anche nei momenti di vita peggiore si può trovare la forza per cambiare, grazie alla buona politica ed amministratori capaci.
Il nome della misura la dice tutta: ‘Ricomincio da me’ intraprendo e lavoro, una misura pensata proprio per dare una seconda opportunità occupazionale a chi ha perso il lavoro e terminato gli ammortizzatori, vivendo quindi una fase di fortissimo disagio personale e familiare, per la difficoltà a rimettersi in pista con un bagaglio di competenze e conoscenze, talvolta non avanzato ed in linea con le esigenze aziendali”.

Cosa prevede di concreto la misura?
“Si parte da un’idea progettuale, un sogno nel cassetto e non si è mai lasciati soli. Si viene seguiti passo dopo passo dal centro per l’impiego di riferimento e da Sviluppo Campania, ente strumentale regionale nella creazione del piano di fattibilità. Con 25 mila euro a fondo perduto viene così data la possibilità di riprendersi in mano il proprio futuro. Ciascun neo imprenditore ha potuto mettere in campo non solo il saper fare, ma anche le proprie antiche passioni o inclinazioni, ed ecco qui che spuntano tante e diverse realtà economiche che se da un lato contribuiscono ad irrobustire quella filiera di piccole imprese che deve bilanciare la presenza delle impersonali multinazionali, dall’altro punta a sviluppare una identità regionale puntando su un accentuato senso di appartenenza”.

Un suo pensiero verso queste persone che in età adulta devono ripensare la propria vita lavorativa. Parliamo di momenti difficili. C’è da parte del suo assessorato e della giunta un reale sostegno?
“A 50 anni, ma anche prima, ci si può ritrovare all’improvviso senza lavoro, ma in Campania si può contare su sé stessi e rimettersi in gioco. Con una certezza: avere l’Istituzione Regione al proprio fianco”.

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