Tutto come nelle previsioni, con nessun colpo di scena: la Commissione europea ha erogato all’Italia l’ottava rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza per un importo pari a 12,8 miliardi di euro. Il pagamento è avvenuto a seguito della valutazione positiva, espressa lo scorso 1° dicembre, sul raggiungimento di 32 obiettivi complessivi, suddivisi in 16 target e 16 milestone. A darne notizia è stato ieri il Vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto, che ha comunicato l’esito della procedura attraverso i propri canali istituzionali.
Le risorse erogate sono destinate a sostenere interventi previsti dal Piano in ambiti considerati strategici, tra cui la pubblica amministrazione, il sistema degli appalti pubblici, l’economia circolare, la gestione delle risorse idriche, la digitalizzazione, le energie rinnovabili, il contrasto alla povertà energetica, il turismo, l’istruzione, la ricerca e l’innovazione. L’ottava rata rappresenta una delle tranche più rilevanti del Piano italiano, sia per l’entità delle risorse sia per il numero di obiettivi collegati.
Nona e penultima rata
Nella stessa giornata in cui è stato formalizzato il pagamento dell’ottava rata, l’Italia ha trasmesso alla Commissione europea anche la richiesta di pagamento della nona e penultima rata del Pnrr, anch’essa pari a 12,8 miliardi di euro. La richiesta è arrivata al termine dei lavori della Cabina di regia Pnrr del 22 dicembre, durante i quali è stato verificato il conseguimento di 50 obiettivi, di cui 34 target e 16 milestone, relativi a riforme e investimenti inseriti nel Piano. Con l’erogazione dell’ottava rata l’ammontare complessivo delle risorse già ricevute dall’Italia sale a 153,2 miliardi di euro, pari al 79% della dotazione totale del Piano. Una percentuale che colloca l’Italia al di sopra della media europea, che si attesta intorno al 60%. Secondo quanto dichiarato dalPresidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Governo proseguirà nel lavoro di attuazione anche nel 2026, con l’obiettivo di completare gli interventi previsti dalla decima e ultima rata del Pnrr e di tradurre il Piano in effetti strutturali per l’economia e il sistema produttivo.
Il Ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione Tommaso Foti ha sottolineato come la fase attuale rappresenti l’ultimo tratto del percorso di attuazione del Piano, evidenziando che l’impatto degli investimenti è destinato a proseguire anche oltre la conclusione formale del programma, incidendo sulle politiche di crescita e sulle future strategie di coesione.
Gli obiettivi
Tra gli obiettivi inclusi nella nona rata figurano l’implementazione del Fascicolo sanitario elettronico per l’85% dei medici di medicina generale, l’estensione dei servizi di telemedicina a 300.000 persone e l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale di 280 strutture sanitarie. Sono inoltre previsti interventi sulle infrastrutture ferroviarie ad alta velocità lungo le tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania, misure per la riduzione delle perdite idriche attraverso la distrettualizzazione delle reti, il rinnovo della flotta del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e il rafforzamento dei Centri per l’impiego nell’ambito del programma Gol. Il pacchetto di interventi comprende anche la digitalizzazione dei fascicoli giudiziari, programmi di formazione in competenze digitali rivolti al personale scolastico e ai volontari del Servizio civile universale, il sostegno alla competitività delle imprese turistiche e la riqualificazione di parchi e giardini storici. A questi si aggiungono investimenti introdotti con l’ultima revisione del Piano, tra cui quelli relativi al Fondo nazionale di connettività, agli alloggi per studenti universitari e al Parco agrisolare.
L’erogazione della nona rata sarà subordinata, come previsto dalle regole europee, al completamento dell’iter di valutazione da parte della Commissione Ue sul conseguimento delle milestone e dei target indicati nella richiesta presentata dall’Italia. Se confermata, porterà il totale delle risorse ricevute a 166 miliardi di euro.



