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Turismo, alberghi -5,2% in cinque anni e alloggi brevi +42,1%: la ristorazione cresce del 2,3%

lunedì, 29 Dicembre 2025
1 minuto di lettura

Meno alberghi tradizionali, una crescita impetuosa degli alloggi per soggiorni brevi e una ristorazione che, tra luci e ombre, continua a reggere l’urto dei cambiamenti. È questo il quadro che emerge dall’analisi condotta da Unioncamere e InfoCamere sull’evoluzione delle attività di alloggio e ristorazione negli ultimi cinque anni, con dati aggiornati al 30 settembre 2025. L’offerta turistica italiana appare profondamente trasformata. Il comparto degli alberghi e delle strutture ricettive tradizionali registra una contrazione del 5,2% a livello nazionale, pari a 1.604 imprese in meno, scendendo a 29.199 unità. Il ridimensionamento interessa gran parte delle regioni, con cali particolarmente marcati nel Lazio (-13,3%), nelle Marche (-12,9%) e in Molise (-10,1%). Fanno eccezione le aree a forte vocazione turistica invernale, come Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta, che mostrano una maggiore tenuta, confermando il ruolo del turismo montano e natalizio.
A livello provinciale, nonostante le contrazioni, restano centrali poli storici dell’ospitalità come Bolzano, Rimini, Roma e Napoli, che continuano a rappresentare una quota rilevante dell’offerta alberghiera tradizionale.
Di segno opposto l’andamento degli alloggi per vacanze e soggiorni di breve durata. In cinque anni il comparto cresce del 42,1%, con oltre 13 mila imprese in più e un totale nazionale di 44.801 unità. L’espansione è particolarmente intensa nelle grandi città d’arte e nelle destinazioni più attrattive nel periodo natalizio: Roma (+33,8%), Napoli (+98,1%), Milano (+75,9%), Firenze (+21,3%), ma anche in numerose province del Mezzogiorno e delle isole. Un fenomeno che riflette la diffusione delle piattaforme digitali e un cambiamento strutturale nelle preferenze dei viaggiatori, sempre più orientati verso soluzioni flessibili per soggiorni brevi legati a festività ed eventi, ma che alimenta anche le tensioni legate all’overtourism.

Capitolo ristorazione

Nel mezzo di questa riconfigurazione, la ristorazione mostra una maggiore capacità di tenuta. Le attività di ristoranti con servizio al tavolo, protagoniste delle tavole natalizie, crescono complessivamente del 2,3% rispetto al 2021, raggiungendo 159.494 imprese. Il quadro regionale resta eterogeneo: aumenti significativi si registrano in Sicilia (+10,5%), Sardegna (+8,3%) e Calabria (+6,0%), mentre alcune regioni del Centro-Nord evidenziano lievi flessioni. Le grandi province metropolitane guidano la graduatoria per numero di imprese: Roma (13.927), Milano (8.954), Napoli (7.574) e Torino (6.127). Accanto a queste, emergono segnali di vitalità in diverse province del Sud e delle isole, come Palermo, Cagliari, Trapani e Siracusa, che registrano incrementi significativi.

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