“L’Africa è terreno di confronto e di competizione crescente e le missioni delle Forze Armate italiane nel Corno d’Africa hanno una valenza strategica per gli equilibri globali di sicurezza e stabilità”. Con queste parole il Sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti si è rivolta al contingente italiano schierato nella Base Militare Italiana di Supporto (BMIS) a Gibuti, dove ha trascorso la Vigilia e il Natale. Durante la visita, Rauti ha sottolineato il valore politico e operativo della presenza italiana in un’area considerata altamente sensibile dal punto di vista geopolitico. “Sono onorata ed emozionata di condividere il Natale con chi tiene alto il Tricolore in una zona delicata e in una fase internazionale complessa – ha detto – siete il nostro orgoglio e rappresentate uno dei volti migliori dell’Italia all’estero”.
La BMIS di Gibuti svolge il ruolo di hub militare internazionale per il supporto logistico e operativo alle attività terrestri e marittime, oltre a essere un punto di riferimento per la cooperazione civile-militare e per l’addestramento delle Forze di sicurezza e armate locali. Un presidio che consente all’Italia di operare stabilmente nel Corno d’Africa e di contribuire alla sicurezza delle principali rotte strategiche.
Il Sottosegretario ha ricordato che l’impegno italiano nel continente non è esclusivamente militare. “Le missioni internazionali in Africa – ha evidenziato – si inseriscono in una visione più ampia che comprende anche il sostegno umanitario alle popolazioni”. In questo quadro, Rauti ha richiamato il Piano Mattei promosso dal governo Meloni, che coinvolge circa 15 Paesi africani e punta a una collaborazione paritaria basata su modelli di sviluppo autonomi e sostenibili. “I destini di Europa e Africa sono interdipendenti”, ha ribadito. La missione del sottosegretario prevedeva anche una tappa a Mogadiscio, ma il trasferimento è stato annullato a causa della chiusura dell’aeroporto per motivi di sicurezza, in concomitanza con le elezioni regionali del Benadir. La Somalia resta uno snodo strategico per l’intera area, segnato da instabilità politica, minacce terroristiche e fenomeni di pirateria.
In collegamento video da Gibuti con il contingente italiano impegnato nella missione European Union Training Mission (EUTM), Rauti ha sottolineato l’importanza dell’addestramento delle Somali National Security Forces. “È fondamentale per rafforzarne le capacità di difesa e accompagnarle verso una progressiva autonomia”, ha affermato.
Competenze e capacità
“I nostri militari – ha concluso – si distinguono per competenze e capacità, per quell’intreccio tutto italiano di professionalità e umanità che ci rende apprezzati non solo dai partner dell’Unione Europea, ma anche dalle istituzioni e dalle comunità locali”. La visita si è chiusa con la partecipazione del sottosegretario alla Santa Messa insieme ai militari della BMIS, celebrata da monsignor Jamal Boulos Sleiman Daibes, vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio.



