“Siamo pronti, sono pronti gli atleti, gli impianti e l’organizzazione”. A poco più di un anno dall’apertura dei Giochi, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi assicura che la macchina olimpica procede secondo programma. Intervenuto ai microfoni di RTL 102.5, Abodi ha fatto il punto sullo stato dei lavori in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, in calendario dal 6 febbraio 2026. “I lavori sono finiti – ha spiegato – siamo nella fase delle rifiniture, dei dettagli, che sono altrettanto importanti”. Un passaggio che, secondo il Ministro, conferma la piena operatività del sistema organizzativo. “È evidente che il 6 febbraio saremo stra-pronti, ed è questo l’aspetto fondamentale”.
Abodi ha riconosciuto che il percorso non è stato privo di criticità. “È stato un viatico complesso, con momenti di difficoltà”, ha ammesso, sottolineando però come le scelte strutturali abbiano consentito di rispettare tempi e obiettivi. Milano-Cortina 2026, ha ricordato, rappresenta un unicum nella storia dei Giochi invernali: “Il perimetro è il più ampio di sempre, oltre 22 mila chilometri quadrati”.
Progetto di valorizzazione
Un modello organizzativo che ha privilegiato il riutilizzo delle strutture esistenti. “Le nuove infrastrutture sono poche, ma significative – ha detto il Ministro – stiamo cercando di valorizzare ciò che già c’è, a partire dall’ambiente naturale”. Un’impostazione coerente con la filosofia dei Giochi invernali, dove “la scenografia sportiva è data soprattutto dai territori e dalla natura, quando è più generosa”.
Secondo Abodi, l’obiettivo resta duplice: offrire “uno spettacolo meraviglioso” e “mettere l’Italia al centro del mondo”, non solo dal punto di vista sportivo ma anche organizzativo. Un traguardo che coinvolgerà anche le Paralimpiadi, inserite nello stesso perimetro logistico e infrastrutturale.
