Natale, in Italia, resta prima di tutto una festa. A dirlo è l’indagine sui consumi di Natale 2025 realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format Research, che fotografa abitudini consolidate e scelte quasi rituali delle famiglie italiane nel periodo più atteso dell’anno. Al di là dei regali sotto l’albero, le spese natalizie si concentrano su voci che somigliano più a consuetudini stagionali che a decisioni discrezionali. La priorità assoluta è la tavola: il 73,1% degli italiani prevede di spendere per cibi e bevande destinati a pranzi e cene delle feste, confermando il ruolo centrale della convivialità nel Natale italiano.
Seguono, a distanza, gli acquisti legati all’atmosfera: il 9,2% investirà in accessori per le feste, il 9% in decorazioni per la casa e l’8,7% in eventi e forme di intrattenimento. Gli addobbi natalizi, in particolare, restano un simbolo irrinunciabile. Tre italiani su quattro dichiarano di rinnovarli ogni anno, con una spesa media di circa 50 euro; oltre un quinto degli intervistati (21,7%) prevede però di superare questa soglia, segno di un’attenzione crescente all’estetica e all’esperienza domestica del Natale.
Tempo libero
Anche il tempo libero segue percorsi ben definiti. I mercatini di Natale si confermano l’appuntamento più popolare, frequentati dal 54% degli italiani. Seguono gli eventi gastronomici (18,4%), i concerti e gli spettacoli a tema natalizio (18%), i presepi viventi (13,9%) e le iniziative di beneficenza (9,1%), che contribuiscono a scandire il calendario delle feste nelle città e nei borghi.
Per molti, infine, il Natale resta anche un momento di solidarietà. Il 61,7% degli italiani prevede di destinare una parte del proprio budget a donazioni o iniziative benefiche, con una spesa media di 27 euro. Una cifra contenuta, ma significativa, che racconta una propensione alla generosità diffusa e radicata nel significato più profondo delle festività natalizie, tra tradizione, condivisione e attenzione agli altri



