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Giansanti (Confagricoltura): “Fondi insufficienti e concorrenza extra-Ue senza tutele”

Pac sotto accusa, agricoltori in piazza a Bruxelles il 18 dicembre
martedì, 16 Dicembre 2025
1 minuto di lettura

Gli agricoltori europei torneranno in piazza il prossimo 18 dicembre a Bruxelles per protestare contro l’impostazione della nuova Politica agricola comune (Pac) e contestare le scelte di bilancio della Commissione guidata da Ursula von der Leyen. Al centro della mobilitazione, secondo le associazioni di categoria, una dotazione finanziaria giudicata insufficiente e una scarsa tutela del mercato europeo rispetto alla concorrenza dei prodotti provenienti da Paesi extra-Ue.

La Pac va migliorata

A spiegare le ragioni della protesta è il presidente di Confagricoltura e del Copa, Massimiliano Giansanti, che non usa mezzi termini: la prossima Pac, afferma, rischia di non essere all’altezza delle sfide che attendono il settore agricolo europeo. “Serve una politica agricola comune che metta davvero al centro produttività, competitività e innovazione”, sottolinea Giansanti. Secondo il presidente di Confagricoltura, le risorse devono essere destinate prioritariamente agli agricoltori professionali: ”In Italia”, ricorda il leader di Confagricoltura, “il 50% delle aziende che percepiscono la Pac non ha la partita Iva. È difficile comprendere come si possa mettere sullo stesso piano un imprenditore agricolo professionale e chi svolge l’attività solo nel fine settimana”. Per raggiungere questi obiettivi, aggiunge, “servono più risorse, non certo i tagli proposti dalla Commissione europea”.

Accordi internazionali

Altro tema centrale è quello della reciprocità negli accordi internazionali. “L’Europa è un continente orientato all’export”, evidenzia Giansanti, “ma non può trasformarsi in un mercato completamente aperto, senza limiti e senza regole, penalizzando le produzioni interne”.

Aumentare le dimensioni d’impresa

Il presidente di Confagricoltura richiama poi l’attenzione sul ruolo strategico delle filiere agricole. «Il mercato oggi chiede grandi player. Dobbiamo superare la logica del frazionamento e del nanismo per puntare sull’aggregazione, passando dalla dimensione del piccolo a quella del gigante. “Allo stesso tempo”, conclude Massimiliano Giansanti, “vanno costruiti modelli che coinvolgano anche la grande distribuzione”.

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