0
Antonio Filosa, Ceo di Stellantis

Filosa (Stellantis): “Europa ancora sotto i livelli pre-Covid, servono misure urgenti e neutralità tecnologica”

mercoledì, 10 Dicembre 2025
1 minuto di lettura

Il mercato automobilistico europeo continua a non recuperare il terreno perduto durante la pandemia e resta l’unica area al mondo a non essere tornata ai volumi del 2019. A lanciare l’allarme è il Ceo di Stellantis, Antonio Filosa, intervenuto oggi all’assemblea di Anfia.
L’Europa è rimasta l’unica regione su scala globale a non aver ancora recuperato i livelli di mercato registrati prima della pandemia”, ha affermato Filosa. “Siamo passati dai 20 milioni di unità vendute nel 2019 ai 17 milioni nel 2024. E le previsioni per il 2025 sono in linea con l’attuale trend”. Una stagnazione che, secondo il manager, pesa sulla competitività dell’intero settore. Filosa ha indicato come causa principale del rallentamento “una chiara correlazione con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO₂ del Green Deal europeo”. Il riferimento è al percorso normativo che prevede un abbattimento progressivo delle emissioni dei nuovi veicoli fino allo stop alla vendita di auto endotermiche dal 2035.
Per il Ceo di Stellantis, una strategia così rigida rischia di limitare l’accesso dei cittadini alla mobilità e di frenare la crescita del mercato: “Servono misure urgenti che partano dall’apertura alla neutralità tecnologica, per restituire alle persone la libertà di scegliere la vettura più adatta alle proprie esigenze”.

Obiettivi di decarbonizzazione più graduali

Secondo Filosa, è necessario introdurre obiettivi di decarbonizzazione “flessibili, realistici e graduali”, distinguendo le traiettorie delle emissioni tra veicoli commerciali leggeri e vetture passeggeri. “I due mercati non seguono le stesse logiche commerciali: le loro curve di riduzione della CO₂ devono essere trattate separatamente”, ha precisato. Altro nodo critico è il parco circolante: 150 milioni di auto, quasi il 60% del totale europeo, hanno più di 10 anni. Una condizione che, oltre ai problemi ambientali, rallenta la transizione industriale. “È chiaro che queste auto inquinano più di un’auto nuova, qualsiasi essa sia”, ha sottolineato Filosa, invocando politiche che incentivino la sostituzione dei veicoli più vecchi.
Il Ceo ha poi rilanciato la necessità di sostenere la produzione di una nuova generazione di elettriche e ibride: modelli più piccoli, leggibili nei costi e accessibili per la maggior parte dei consumatori europei. Solo così, ha spiegato, si può favorire una transizione efficace e socialmente sostenibile.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

“Scelte o declino”: l’avviso di Metsola a Rimini

Il vecchio continente non può restare ferma di fronte a…

“Patto di Roma” contro il Covid. Tutti accanto ai Paesi poveri

Nessuno deve restare indietro nella campagna vaccinale contro il Covid.…