Il Giappone è stato colpito l’8 dicembre 2025 da un forte terremoto di magnitudo 7.2, registrato al largo delle coste settentrionali, tra le prefetture di Aomori e Hokkaido. L’Agenzia Meteorologica Giapponese (JMA) ha immediatamente diramato un’allerta tsunami, avvertendo la popolazione del rischio di onde alte fino a 3 metri. L’epicentro del sisma è stato localizzato a circa 50 chilometri sotto la superficie del mare, in una zona altamente sismica lungo l’Anello di Fuoco del Pacifico. Le autorità hanno invitato chi si trova in prossimità di zone costiere, fiumi o laghi a evacuare immediatamente verso aree più elevate. La scossa è stata avvertita con intensità 6+ sulla scala sismica giapponese, provocando panico tra la popolazione e l’interruzione temporanea di alcuni servizi ferroviari e aeroportuali. Le centrali nucleari della regione sono state sottoposte a controlli di sicurezza, ma al momento non si segnalano danni strutturali. Il governo ha attivato una task force di emergenza e ha disposto l’evacuazione preventiva di diverse aree costiere. Le immagini trasmesse dalla NHK mostrano residenti in fuga e sirene di allarme in funzione lungo la costa nord-orientale. Il Giappone, tra i Paesi più preparati al mondo sul fronte della prevenzione sismica, continua a investire in tecnologie di allerta precoce e infrastrutture antisismiche. Tuttavia, eventi di questa intensità ricordano la vulnerabilità del territorio e la memoria del devastante sisma del 2011. Al momento non si registrano vittime, ma le autorità mantengono alta la vigilanza. L’allerta tsunami resta in vigore per le prossime ore, in attesa di ulteriori rilevazioni.



