Il ministro della Difesa del Benin, Alain Fortunet Nouatin, ha dichiarato che le forze armate hanno sventato un tentativo di colpo di stato nella notte tra il 6 e il 7 dicembre 2025. L’operazione, condotta a Cotonou e Porto-Novo, ha portato all’arresto di diversi ufficiali sospettati di voler rovesciare il governo del presidente Patrice Talon. Secondo il ministro, i militari ribelli avrebbero pianificato di occupare alcune infrastrutture strategiche, tra cui la sede della televisione nazionale e il palazzo presidenziale. L’intervento tempestivo delle forze di sicurezza ha impedito che il piano venisse portato a termine. Nouatin ha definito l’azione “un atto criminale contro la democrazia” e ha assicurato che “la Repubblica resterà salda e unita”. Ha inoltre invitato la popolazione a mantenere la calma, sottolineando che la situazione è sotto controllo. Il Benin, considerato negli ultimi anni uno dei Paesi più stabili dell’Africa occidentale, è stato recentemente scosso da tensioni politiche e sociali legate alle riforme economiche e alla gestione della sicurezza nelle regioni settentrionali, dove operano gruppi jihadisti provenienti dal Sahel. Gli analisti ritengono che il tentativo di golpe rifletta le difficoltà interne delle forze armate e le pressioni esercitate da una parte dell’opposizione. Tuttavia, il governo ha ribadito che “la democrazia non sarà mai messa in discussione” e che gli autori del complotto saranno perseguiti con la massima severità. La comunità internazionale ha espresso sostegno al presidente Talon, condannando ogni forma di destabilizzazione. L’Unione Africana ha chiesto “rispetto delle istituzioni e della legalità costituzionale”.



