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Dall’oro nero all’intelligenza verde: L’Arabia Saudita investe su energia e AI

L’Arabia Saudita accelera sulla transizione energetica e digitale: con il programma Humain e gli investimenti nelle rinnovabili, punta a diventare un polo mondiale dell’Intelligenza Artificiale. Con costi energetici sei volte inferiori a quelli europei e accordi con i big americani dell’hi-tech, il Paese prepara la sua nuova ricchezza: esportare energia pulita e potenza di calcolo.
giovedì, 20 Novembre 2025
1 minuto di lettura

Il futuro dell’Intelligenza Artificiale è legato a doppio filo a quello dell’energia. Come si sa, occorre molta energia per far funzionare i data center dove gli algoritmi attivano complesse e velocissime elaborazioni. E l’energia costa.

Tra i Paesi che stanno destinando le maggiori risorse a entrambi questi settori a sorpresa spicca l’Arabia Saudita. Da quando ha preso le redini del potere il principe ereditario Mohammad bin Salman al Sa’ud ha impresso una forte accelerazione all’innovazione e alla realizzazione di grandi progetti per sostituire nel tempo il petrolio che è stata ed è ancora la principale fonte di ricchezza dell’Arabia Saudita.

Questo Paese è, infatti, in una condizione ideale per poter sfruttare le fonti rinnovabili. In un’intervista realizzata da Barbara Carfagna, Marco Arcelli, Amministratore Delegato di ACWA Power, azienda leader negli impianti rinnovabili e nella desalinizzazione, ha spiegato che l’Arabia dispone,oltre che di petrolio, di tre elementi fondamentali: il sole, con il triplo delle ore che abbiamo in Italia; il vento, che abbonda nello sconfinato deserto; l’acqua del mare, che viene desalinizzata con tecnologie sempre meno invasive e con costi molto competitivi, 40-50 centesimi rispetto a un euro e mezzo che è il costo dell’acqua per il consumatore italiano

Arcelli cita anche un dettaglio veramente originale: sulle gigantesche pale eoliche degli impianti vengono installate 9 telecamere, che intercettano il volo degli uccelli e ne predicono con l’Intelligenza Artificiale le traiettorie,bloccando in pochi minuti queste pale per evitare che possano colpire i volatili.

Generando energia con fonti rinnovabili a costi bassissimi l’Arabia Saudita potrà puntare a diventare il terzo polo dell’Intelligenza Artificiale, sia sviluppando il proprio programma denominato Humain, sia ospitando data center di altri operatori. Numerosi accordi sono stati già firmati dal Regno Saudita con aziende leader degli Stati Uniti.

Nell’intervista di Barbara Carfagna, Marco Arcelli illustra anche un ambizioso progetto di esportazione in Europa di energie rinnovabili dall’Arabia Saudita. Il costo di produzione dell’elettricità in Arabia Saudita è nell’ordine di 10-15 euro a Megawattora per l’energia solare ed eolica, con qualche costo aggiuntivo per le batterie per assicurare le 24 ore. In Europa questi costi sono 6-7 volte tanto. Sembra, dunque,conveniente trasportare con un cavo questa energia prodotta a costi bassissimi in Italia e da qui in Europa.

Insomma, fra qualche anno cominceremo a importare dall’Arabia Saudita non più il greggio che inquina, ma le energie verdi e anche l’Intelligenza Artificiale.

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