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Consiglio di Difesa, allarme su Ucraina, Gaza e minacce ibride

Al Quirinale riunione con Mattarella e Meloni: sostegno a Kiev, attenzione al cessate il fuoco nella Striscia e richiami sulla sicurezza digitale. Focus su Libano, Mediterraneo e Balcani
martedì, 18 Novembre 2025
2 minuti di lettura

La situazione internazionale, dal fronte ucraino al Medioriente fino alla sicurezza digitale, è tornata ieri sul tavolo del Consiglio Supremo di Difesa, riunito al Quirinale sotto la presidenza di Sergio Mattarella. Presenti il Premier Giorgia Meloni, i ministri competenti e i vertici militari.

Capitolo Ucraina

Il Presidente Sergio Mattarella con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione della riunione del Consiglio Supremo di Difesa

Il primo argomento ha riguardato l’Ucraina. Il Consiglio ha rilevato che “la Russia prosegue nel perseguire i propri obiettivi di annessione territoriale” e che Kiev resta esposta a “continui bombardamenti contro infrastrutture critiche e civili”. L’Italia ha confermato il proprio sostegno a Kiev: “Si inquadra in questo senso il dodicesimo decreto di aiuti militari”, si e’ letto in una nota diramata dal Quirinale a termine del Consiglio.
Riflettori anche sulle nuove modalità della guerra, in particolare sull’uso esteso dei droni. “La Russia li impiega con modalità che in alcuni casi hanno interessato lo spazio aereo di Paesi Nato”, ha spiegato il Consiglio, sottolineando la necessità per l’Europa di “adeguare le capacità ai nuovi scenari

Gaza, valutazione sul cessate il fuoco

Il Consiglio ha considerato “positivo il raggiungimento del cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi”, ma nello stesso tempo ha richiamato l’attenzione sul numero di vittime civili. Mattarella e i membri del Consiglio hanno invitato anche a distinguere il conflitto dal riemergere di ostilità verso le comunità ebraiche: “I sentimenti suscitati dagli avvenimenti a Gaza non possono confluire nell’antisemitismo”.
La posizione italiana punta su un processo politico multilaterale. Una pace stabile, e’ stato spiegato, richiede “il disarmo di Hamas”, “la piena attuazione del piano di Sharm el-Sheikh”, il mantenimento del cessate il fuoco e “la conclusione dell’occupazione militare israeliana nella Striscia di Gaza”.
L’Autorità Nazionale Palestinese viene indicata come “interlocutore fondamentale”.

Libano, Mediterraneo e Africa

Capitolo dedicato anche al Sud del Libano, dove opera il contingente Unifil guidato dall’Italia. Il Consiglio ha registrato “perduranti violazioni della risoluzione 1701 del 2006 e attacchi contro il contingente”. In vista del termine della missione deciso dal Consiglio di Sicurezza Onu, e’ stato ritenuto “ineludibile garantire la sicurezza della Linea Blu” e rafforzare le capacità delle Forze Armate Libanesi.
La riunione ha affrontato inoltre “la situazione critica in Libia e nel Sahel”, la guerra civile in Sudan e le tensioni nei Balcani, considerate rilevanti per la sicurezza europea.

Minacce ibride

Il Consiglio ha dedicato un passaggio alle minacce ibride e alle interferenze straniere. La nota ha parlato di “attività offensive fondate sulla velocità, sul volume e sull’ubiquità della tecnologia digitale”, inclusi “impieghi malevoli dell’intelligenza artificiale”. Nel documento si e’ letto che la manipolazione dello spazio informativo attraverso disinformazione e interferenze elettorali rappresenta “un rischio in continuo incremento”. A questo si affiancano operazioni cyber contro infrastrutture critiche, sanità, finanza e logistica.
Il Consiglio ha ritenuto necessario “mantenere alta la vigilanza” e sviluppare nuovi strumenti di difesa, considerando anche la crescente rilevanza del dominio spaziale e della dimensione subacquea.

Il messaggio finale alle Forze Armate

In chiusura Mattarella e il Consiglio hanno espresso un ringraziamento ai militari impegnati nelle missioni all’estero e sul territorio nazionale. “Rivolgiamo sentimenti di vicinanza e gratitudine per il personale in servizio, in particolare nel Sud del Libano e nel fianco Est della Nato”.

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