mercoledì, 5 Febbraio, 2025
Economia

Confesercenti: passaggio fondamentale ma servono svolte e riforme concrete. De Luise: usare bene e subito i fondi Europei

C’è chi crede negli “Stati Generali”, come i partiti di maggioranza di Governo chi è contrario come i leader dell’opposizione, e chi come le Associazioni di categoria sperano che la chiamata al confronto sui temi economici, di sicurezza e di ripresa Nazionale alla fine qualcosa ne uscirà. Tra chi nutre speranze c’è la Confesercenti. “Sono il momento della responsabilità: dobbiamo non solo decidere bene come utilizzare le risorse in arrivo dall’Europa, ma anche assicurarci che le misure vengano messe in campo nel modo più efficiente possibile”, osserva il Presidente nazionale Patrizia De Luise. L’occasione per mettere in luce le possibilità di un patto per l’economia del Paese arriva dall’incontro Webinar “Europa: sfide e opportunità per la ripresa”, l’approfondimento dedicato a Next Generation Eu dall’associazione in collaborazione con Arel, cui hanno partecipato come relatori anche il responsabile Europa di Arel Michele Bellini ed il Segretario Generale di Arel, Enrio Letta, Presidente del Consiglio emerito.

“Dobbiamo trovare le soluzioni più incisive per favorire la ripartenza del Paese, impiegando al meglio i fondi del piano Next Generation EU”, ha spiegato De Luise. “Si tratta di un’occasione unica per un nuovo rinascimento economico, che non dobbiamo fallire. Purtroppo, però, c’è ancora un alto livello di incertezza, tra le imprese e tra i lavoratori. Occorre una svolta: gli Stati Generali a cui siamo stati chiamati sono un passaggio fondamentale per individuare la strada più opportuna e sicura per il rilancio del Paese e per trasformare le risorse in una leva importante per la ripresa”. Per Confesercenti l’unico modo per riprendere la strada della normalità e, cosa che più importa, della crescita è mettere a punto progetti e investimenti.

“Abbiamo bisogno di riforme vere”, sostiene la presidente della Confederazione, “di investimenti pubblici in infrastrutture materiali ma anche immateriali, come l’esperienza del lockdown ci ha dimostrato. Tutta la nostra economia ha pagato un prezzo molto per la carenza infrastrutturale italiana. Allo stesso tempo non dobbiamo dimenticare i quartieri: le imprese di vicinato non hanno solo un considerevole valore economico, ma contribuiscono anche alla qualità della vita sul territorio e nelle città. Un ruolo di presidio sociale di cui bisogna assolutamente tenere conto”. Lo sforzo da fare sarà epocale in quanto riforme e progetti sono stati costantemente rinviati e addirittura molti aspetti del rapporto tra cittadini è stato, tra imprese e pubblica amministrazione sono stati peggiorati.

“In generale”, evidenzia il Presidente nazionale Patrizia De Luise, “dobbiamo modernizzare il paese e dare una nuova spinta alla semplificazione e alla trasparenza. Fondamentale sarà varare misure sartoriali, tagliate sulle diverse tipologie di attività. In particolare, ci servono dei piani speciali per sostenere il rilancio sia delle imprese di vicinato sia della filiera del turismo. Ma anche regole per riequilibrare la concorrenza dell’online e investimenti nella formazione e nel lavoro, con norme più flessibili ed incentivi per favorire la nuova occupazione. Per fare”, si augura infine il presidente di Confesercenti, “questo sarà importante lavorare insieme, superando divisioni e posizioni ‘di parte’, con l’obiettivo di fare l’interesse di tutto il Paese”.

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