“Non servono nuove tasse, ma il rispetto di quelle che già esistono”. È questo il messaggio lanciato oggi dalla segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, intervenuta a Milano alla tavola rotonda ‘Contrattare il tempo: sfide e prospettive per il lavoro che cambia’, nell’ambito della seconda edizione di Relind – Forum delle Relazioni Industriali 2025. La leader sindacale ha puntato il dito contro l’evasione fiscale, indicandola come la vera zavorra per la crescita del Paese: “Lavoratrici, lavoratori e pensionati pagano fino all’ultimo centesimo e contribuiscono a oltre l’80% del gettito fiscale. È dunque sulla lotta all’evasione che bisogna incidere con decisione, facendo pagare tutti in modo equo, compresi coloro che oggi beneficiano della flat tax”.
Secondo la Cisl, il recupero di gettito attraverso un contrasto più efficace all’evasione rappresenta la via più giusta per finanziare i servizi pubblici: “Solo così garantiamo risorse per sanità, welfare e scuola”, ha aggiunto Fumarola.
“Applicare il principio di progressività”
La Segretaria ha ribadito la necessità di “applicare pienamente il principio costituzionale della progressività”, chiedendo l’avvio di “un tavolo serio di confronto sul fisco» per rendere il sistema «più giusto, sostenibile e semplice. Serve una riforma che semplifichi le norme e redistribuisca il peso fiscale in modo equo. Non possiamo chiedere sempre agli stessi di fare sacrifici”, ha detto Fumarola, richiamando l’attenzione del Governo a un confronto vero con le parti sociali.
“Manovra con luci e ombre”
Nel suo intervento, la leader della Cisl ha espresso una valutazione articolata sulla legge di bilancio 2025: “Ci sono interventi positivi, alcuni frutto delle nostre richieste, a partire dal sostegno al ceto medio con la riduzione delle aliquote Irpef”, ha spiegato. La Cisl chiede però di ampliare ulteriormente la platea dei beneficiari: “Abbiamo sollecitato un ulteriore sforzo fino a 60.000 euro di reddito e la sterilizzazione della fascia dei 200.000 euro”.
Fumarola ha giudicato positivamente anche le misure per famiglie, donne e giovani, così come gli stanziamenti per la sanità e per il Sud, che “deve proseguire il percorso virtuoso avviato con la ZES”.
Ma non mancano i punti critici: “Restano nodi irrisolti, a cominciare dal mancato rifinanziamento del Fondo per la partecipazione previsto dalla legge 76 del maggio 2023, una misura importante che riguarda il mondo del lavoro e la cultura partecipativa nelle comunità”, ha sottolineato la Segretaria.
Il 13 dicembre la Cisl in piazza a Roma
La leader sindacale ha poi annunciato la mobilitazione nazionale del 13 dicembre a Roma, spiegando che la manifestazione non si limiterà alla legge di bilancio, ma avrà uno sguardo più ampio sul futuro del Paese: “Non ci fermiamo alla manovra. Dobbiamo guardare al dopo 2026, quando termineranno le risorse del Pnrr”. Serve una grande alleanza tra istituzioni, parti sociali e imprese per costruire insieme un progetto di sviluppo che dia prospettiva e sicurezza all’Italia”.



