mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Attualità

Società per Azione, il crowdfunding civico

Le manifestazioni che affollano le piazze di molte città in giro per il mondo confermano uno stato di malessere sociale che ha toccato il suo apice. Eppure, mentre molti in strada protestano contro il razzismo, “ci sono ancora parti di società che sono più preoccupate dallo status quo che da giustizia e umanità”, ha scritto di recente l’ex Cancelliere dello Schacchiere, il conservatore Sajid Javid, sulle pagine del Sunday Times citando i suoi anni americani.

Solo un paio di anni fa, uno dei massimi filosofi del nostro tempo, il rapper Jay-Z, avrebbe cantato un brano destinato a cambiare per sempre non solo la storia del genere, ma anche a lanciare un messaggio inequivocabile alla politica. In The Story of O.J., denuncia il razzismo della società americana richiamando tutto il mondo a un profondo esame di coscienza, come avrebbe poi ribadito in una celebre intervista con il primo direttore afro-americano del New York Times, Dean Baquet: “se ci fosse una base di potere comune, ci sarebbe una conversazione molto diversa (…) è così che funziona”.

L’attuale pandemia ha precipitato lo stato delle cose. Perciò, per evitare che il Coronavirus si cronicizzi in malattia sociale c’è bisogno subito di un patto tra pari per avviare dal basso una conversazione differente lavorando insieme sulle cose da fare.

In altri termini, c’è bisogno cioè di una partnership tra pubblico e privato per fare insieme società, come va ripetendo da anni anche il mondo della ricerca con influenti pensatori del calibro di Mariana Mazzucato. L’impatto del Covid-19 sulle nostre vite, infatti, sommando e superando nel giro di pochi mesi le crisi che hanno afflitto le nostre fragili economie occidentali dal 2000 in poi, ha presentato un conto assai salato senza fare né promettere sconti.

Inutile farsi illusioni. Molte delle nostre abitudini sono state e saranno spazzate via, soprattutto quelle che hanno avuto impatto sulla qualità della salute e che hanno agito da concausa nel determinare la fine di molte vite insieme al virus giunto dall’Asia.

Bisogna ripartire da qui, da un radicale ripensamento del nostro modus vivendi. Partiamo dalla salute di ciascuno di noi, l’ingrediente base di ogni società sana. Pensiamo, per esempio, alle patologie preesistenti causate dalla pessima qualità dell’aria o da abitudini poco salutari come il fumo da sigaretta. Oppure a quelle legate all’obesità dovute alle quantità di zuccheri che ogni giorno assumiamo, spesso senza rendercene conto, e che si sommano purtroppo a vite poco a misura d’uomo. Per questo, sarà necessario ripensare anche a nuovi modi di stare insieme e ridisegnare gli spazi comuni per vivere in ambienti più salubri. Bisogna ripartire da qui, da noi, senza ipocrisie.

In questo senso, una bella iniziativa viene proprio dalla Lombardia, troppo spesso capro espiatorio per ciò che è andato storto nei nostri confini e oltre, se si addirittura arrivati a ipotizzare di limitare la libertà di circolazione discriminando in base alla regione di provenienza.  È, infatti, notizia delle ultime ore che il Sindaco di Milano, Sala, abbia deciso di replicare un’iniziativa di civic crowdfunding già di successo qualche anno fa, dedicata a progetti di innovazione sociale e culturale da realizzare nei quartieri della città. Come funziona? Fino al 31 luglio 2020, realtà non-profit basate a Milano potranno presentare i loro progetti fino a un budget massimo di 100 mila euro. Per i progetti selezionati ci saranno poi 60 giorni per raccogliere fondi attraverso una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso. Coloro che riusciranno a raggiungere 40% del budget, riceveranno il restante 60% a fondo perduto dal Comune di Milano.

Questo di Milano non è un caso isolato. Per esempio, il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha lanciato Crowdfund London 2020, un progetto in collaborazione con la piattaforma di crowdfunding SpaceHive per lo sviluppo di progetti pensati dalle comunità per le comunità. Negli Stati Uniti, la collaborazione tra gruppi di residenti e piattaforme di crowdfunding come Patronicity, sta aiutando cittadini e istituzioni a ridisegnare gli spazi comuni per creare le condizioni per una migliore vita di comunità.
Questi sono alcuni esempi, e chissà che lo strumento del crowdfunding civico, insieme ad altri di innovazione sociale, non prenda sempre più piede. Dipende solo da noi. Si tratta di voler ricostruire insieme.

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