Promossa a livello globale dall’Uppsala Monitoring Centre (UMC), il Centro collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per il monitoraggio dei medicinali, l’iniziativa coinvolge 132 organizzazioni di 118 Paesi, coordinate con il supporto della Coalizione Internazionale delle Autorità Regolatorie dei Medicinali (ICMRA). In Italia, la campagna è sostenuta dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), che invita cittadini, famiglie e operatori sanitari a segnalare qualsiasi sospetto effetto indesiderato dei medicinali. “Segnalando i sospetti effetti indesiderati, tutti noi abbiamo il potere di rendere i farmaci più sicuri per tutti. Non si tratta solo di medici, farmacisti o agenzie regolatorie: ognuno ha un ruolo da svolgere. La sicurezza dei medicinali inizia da noi”, afferma il Presidente dell’AIFA, Robert Nisticò.
Segnalare salva vite
I farmaci sono strumenti fondamentali per la salute, ma possono talvolta causare reazioni avverse. Riconoscere e segnalare questi effetti è essenziale per migliorare la sicurezza di tutti. Le autorità regolatorie, come l’AIFA, utilizzano le segnalazioni per monitorare i rischi, aggiornare le informazioni sui medicinali e, se necessario, intervenire tempestivamente con misure di sicurezza.
Nonostante la loro importanza, le segnalazioni sono ancora poche: secondo le stime, solo il 5-10% dei sospetti effetti indesiderati viene effettivamente segnalato. “Questo significa che vediamo solo la punta dell’iceberg e che potrebbe volerci più tempo per identificare importanti problemi di sicurezza – spiega Nisticò –. Con la #MedSafetyWeek vogliamo aumentare la consapevolezza su quanto ogni segnalazione possa fare la differenza”.
Un gesto semplice
Molti non segnalano perché non sanno come farlo o non considerano importante l’effetto osservato. Per questo, dal 2016, la campagna #MedSafetyWeek punta a diffondere conoscenza su come, dove e perché segnalare. Durante la settimana dal 3 al 9 novembre, AIFA invita tutti a seguire e condividere i contenuti della campagna sui propri canali social, utilizzando l’hashtag #MedSafetyWeek. Ogni post condiviso può contribuire a diffondere una cultura della sicurezza più consapevole e partecipata.



