Sei mesi dopo il brutale omicidio del biologo italiano Alessandro Coatti, le autorità colombiane hanno arrestato Uber Etilvio Torres García, il giovane accusato di averlo adescato e condotto in una trappola mortale. La svolta è arrivata grazie a una fotografia decisiva, che ritrae i due mentre passeggiano lungo il lungomare di Santa Marta, poco prima dell’agguato. Secondo la ricostruzione della Polizia e della Procura colombiana, in collaborazione con gli investigatori italiani, Torres García avrebbe contattato Coatti tramite un’app di incontri, proponendogli un appuntamento al Parque de los Novios (Parco degli Innamorati), luogo centrale e affollato della città. Dopo la passeggiata, i due avrebbero preso un taxi verso il quartiere El Pando, dove Coatti fu drogato, derubato e ucciso da una banda criminale. Con questo arresto, sale a sette il numero dei membri della gang finiti in manette. Il corpo del biologo, originario della provincia di Ferrara, era stato ritrovato smembrato in diverse zone della città, in parte nascosto in una valigia. La foto dell’incontro, analizzata con tecnologie forensi, ha permesso di identificare l’adescatore e di collegarlo al gruppo già sotto indagine. L’omicidio aveva scosso profondamente sia la comunità locale che quella italiana, generando appelli per una maggiore tutela dei cittadini all’estero. Le autorità colombiane hanno definito l’arresto “una chiusura investigativa fondamentale”, mentre la famiglia Coatti ha espresso gratitudine per la tenacia degli inquirenti. L’intera banda dovrà ora rispondere di omicidio aggravato, associazione a delinquere e occultamento di cadavere. Il processo è atteso per l’inizio del 2026.
 
             
				
 
            



 
                