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Daniela Fumarola Segretaria Generale CISL

Fumarola (Cisl): “Il lavoro è in transizione: va governato e reso umano”

sabato, 25 Ottobre 2025
1 minuto di lettura

Il cambiamento non è più un evento straordinario, ma la condizione permanente con cui lavoratori, imprese e istituzioni devono fare i conti. È il messaggio lanciato dalla segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, intervenuta al Forum Alumni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dedicato al tema ‘Il lavoro in transizione’. “Viviamo in un tempo in cui il cambiamento non è un’eccezione, ma la regola. Il lavoro in transizione è un tema che tocca la vita di ciascuno di noi. Non possiamo subirlo: dobbiamo governarlo, orientarlo, umanizzarlo”, ha affermato. Fumarola ha individuato tre trasformazioni destinate a ridisegnare il lavoro e la società italiana: la transizione digitale, che modifica processi produttivi, comunicazione e competenze richieste; la transizione ecologica, che impone una riconversione sostenibile di intere filiere; e la transizione demografica, che mette sotto pressione welfare, servizi, occupazione e futuro di un Paese che invecchia rapidamente. “Queste tre transizioni non si sommano: si intrecciano e si condizionano a vicenda. Ed è nella loro intersezione che si gioca il futuro del lavoro”, ha sottolineato.
Secondo la leader Cisl, il punto di partenza deve restare la centralità della persona: “Dietro ogni algoritmo, dietro ogni piano verde, dietro ogni politica economica ci sono le persone. E le persone non possono essere una variabile dipendente del cambiamento: devono esserne il punto di partenza e il fine ultimo”. Da qui, la proposta di affermare un nuovo principio-guida: la formazione come diritto permanente, definita da Fumarola “il nuovo articolo 18”, perché rappresenta lo strumento fondamentale per garantire sicurezza, dignità e possibilità di scelta nel mercato del lavoro che cambia.

L’idea dello Statuto

La Cisl rilancia quindi l’idea di uno Statuto della persona nel mercato del lavoro, per assicurare a tutti formazione continua, riqualificazione, tutele economiche nelle fasi di transizione e partecipazione ai processi decisionali. “Il lavoro non è solo reddito: è identità, riconoscimento, partecipazione alla vita collettiva”, ha ricordato. Tra le sfide più urgenti, Fumarola ha indicato quella demografica, “forse la più preoccupante”. Un Paese che invecchia e nel quale pochi giovani mettono al mondo figli rischia di compromettere crescita, produttività e coesione sociale. «Dobbiamo creare le condizioni perché donne, uomini e famiglie possano scegliere liberamente, con la sicurezza di un lavoro stabile, ben contrattualizzato e con prospettive di crescita. Un lavoro che consenta alle donne di restare nei processi produttivi e non di uscirne dopo il primo figlio».
La leva, per la Cisl, è la contrattazione, da rafforzare su tutti i livelli: aziendale, territoriale e sociale. Quest’ultima, in particolare, deve contribuire a costruire servizi alla persona e alla genitorialità, favorendo la condivisione dei carichi familiari e sostenendo l’assistenza alle persone fragili. “Solo così – ha concluso Fumarola – potremo rendere le transizioni davvero inclusive e umane”.

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