Il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, ha celebrato ieri il 250° anniversario del Corpo dei Marines con un evento spettacolare presso la base di Camp Pendleton, in California. La cerimonia, che ha incluso una dimostrazione militare con artiglieria pesante, jet da combattimento, elicotteri e navi della Marina, è stata definita “la più imponente degli ultimi dieci anni” sul suolo americano. Ma non è passata senza polemiche: il governatore democratico della California, Gavin Newsom, ha criticato duramente l’iniziativa, dando il via a un botta e risposta politico che ha infiammato il weekend. La tensione è esplosa quando, per motivi di sicurezza, è stata chiusa una sezione dell’Interstate 5, una delle arterie principali della California meridionale, durante il lancio di proiettili da un obice trainato. Newsom ha definito la chiusura “una mossa irresponsabile” e ha accusato l’amministrazione federale di “spettacolarizzare la forza militare a scapito della sicurezza pubblica”. Vance ha replicato dal palco, davanti a migliaia di Marines e civili accorsi per l’anniversario: “Il Corpo dei Marines è nato per combattere, proteggere e ispirare. Non chiederemo scusa per onorare il loro coraggio con la forza che meritano.” Il suo discorso, intriso di retorica patriottica, ha ricevuto applausi fragorosi, ma ha anche suscitato reazioni contrastanti tra gli osservatori politici. Presenti all’evento anche il Segretario alla Difesa Pete Hegseth, il Segretario della Marina John Phelan e il Comandante del Corpo dei Marines Eric M. Smith, che hanno assistito a una simulazione di assalto anfibio e a una parata commemorativa. L’intera giornata è stata trasmessa in diretta da diverse emittenti nazionali. Il dibattito tra Vance e Newsom riflette tensioni più profonde tra governo federale e stati democratici, in un momento in cui la politica americana è segnata da profonde divisioni ideologiche.