“Non siamo a scuola, non do voti. Direi che si tratta di una manovra realista, che tiene conto dei margini stretti di finanza pubblica ma che, nonostante questo, dedica attenzione a salari, produttività, sanità, famiglia e coesione sociale”. Con queste parole Daniela Fumarola, Segretaria generale della Cisl, ha commentato la nuova legge di bilancio in una lunga intervista rilasciata oggi al quotidiano La Verità. Secondo la leader sindacale, il provvedimento del Governo rappresenta un passo concreto verso una politica fiscale più equa e vicina ai lavoratori. “La manovra – sottolinea Fumarola – mette in campo molte proposte della Cisl: dalla revisione della seconda aliquota Irpef, alla detassazione degli accordi di produttività, fino al rafforzamento del fondo sanitario e agli interventi su Sud, natalità e famiglia.”
Fumarola definisce il pacchetto fiscale “uno dei punti di forza della manovra. La riduzione dell’Irpef dal 35 al 33% fino ai redditi di 50.000 euro è un passo importante – spiega – così come l’alleggerimento dal 5 all’1% del carico fiscale sugli accordi di produttività. Due misure concrete per sostenere il ceto medio, stimolare la crescita e rendere la fiscalità più equa”.
Autonomia della Cisl
La Cisl chiede però ulteriori passi avanti: “Proponiamo di detassare le tredicesime di lavoratori e pensionati e di elevare la soglia dell’Irpef a 60.000 euro, sterilizzando l’intervento ben prima degli annunciati 200.000. Diciamo invece no all’innalzamento della soglia per la flat tax al lavoro autonomo: una misura che rischia di generare disparità tra lavoratori”. Sui rapporti con le altre sigle sindacali, la numero uno della Cisl invita alla collaborazione ma ribadisce l’autonomia del suo sindacato.
“La Uil sembra distinguersi – afferma Fumarola – e spero che ora anche Pierpaolo Bombardieri non venga accusato di essere collaterale al Governo, come qualcuno continua a dire di noi. La Cisl ha sempre avuto un profilo autonomo e riformista: non facciamo opposizione alla maggioranza di turno, l’unica politica che ci interessa è quella sindacale”,
No alla patrimoniale
Sul fronte delle entrate, Fumarola boccia l’idea di una patrimoniale: “Rischia di raccogliere poco e di far fuggire i grandi capitali”. Favorevole invece a un contributo di solidarietà per i settori più redditizi: “Bene la tassa su banche e assicurazioni, che andrebbe estesa anche ai grandi gruppi energetici e della logistica.”
Infine, la segretaria Cisl interviene sulle recenti polemiche tra sindacati e Governo, dopo che il leader della Cgil Maurizio Landini aveva definito “cortigiana” Giorgia Meloni.
“La mia solidarietà a Giorgia Meloni – afferma Fumarola –. È stato un momento molto infelice. Spero che Maurizio abbia chiarito con la premier. Dobbiamo concentrarci sugli aspetti economici di questa fase delicata, sui contenuti, e disarmare le parole”.