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Cultura, 20 milioni per portare l’Italia nel mondo: 64 progetti tra arte, archeologia e restauro

sabato, 18 Ottobre 2025
1 minuto di lettura

Quasi 20 milioni di euro in tre anni, dal 2025 al 2027, per raccontare l’Italia nel mondo attraverso la sua storia, la sua lingua e la sua arte. È quanto prevede il nuovo piano strategico di diplomazia culturale varato dal Ministero della Cultura e firmato dal Ministro Alessandro Giuli, che finanzierà 64 progetti internazionali dedicati alla promozione della cultura e della lingua italiana. Un programma ampio e articolato che punta a rafforzare la presenza culturale dell’Italia all’estero, con iniziative che spaziano dall’archeologia al restauro, dalla fotografia alla musica, fino alle arti visive e allo spettacolo dal vivo.
Tra i progetti di punta, figura il lavoro sul sito archeologico di Elaiussa Sebaste, in Turchia, testimonianza di un dialogo millenario tra le civiltà del Mediterraneo. In Egitto, saranno invece sostenute ricerche subacquee che uniscono la tutela del patrimonio sommerso e l’innovazione tecnologica.
La cultura italiana si farà ambasciatrice anche attraverso la conoscenza teorica: la teoria del restauro di Cesare Brandi, pietra miliare della moderna conservazione dei beni culturali, sarà tradotta e diffusa in inglese e arabo, ampliando la comprensione internazionale del metodo italiano di tutela e valorizzazione.

‘Rinascimento Marchigiano’

Tra le iniziative più simboliche, il progetto ‘Rinascimento Marchigiano’, dedicato al restauro del patrimonio artistico colpito dal terremoto del 2016, sarà presentato con un evento itinerante in Cina, Germania e Spagna.
Un racconto di rinascita e resilienza, che attraverso opere d’arte restaurate intende trasmettere al pubblico internazionale il valore della cura, della memoria e della bellezza come strumenti di rinascita collettiva. L’evento, spiega il Ministero, “sarà pensato per suscitare un forte impatto emotivo e testimoniare la capacità del nostro Paese di ricostruire non solo edifici, ma identità e comunità”.
Altro pilastro del programma è ‘Magna Mater tra Roma, Tunisi e il Mediterraneo’, progetto inserito nei protocolli di collaborazione con la Tunisia nell’ambito del Piano Mattei. La mostra racconterà la storia millenaria del culto della Grande Madre, attraverso sculture, affreschi, terrecotte, monete e gemme provenienti da musei italiani e tunisini.
Accanto ai reperti, ricostruzioni virtuali e strumenti digitali renderanno l’esperienza immersiva e accessibile, offrendo una nuova prospettiva sulla continuità culturale che unisce le due sponde del Mare Nostrum.

Fotografia, musica e cinema

A queste iniziative si aggiungeranno mostre fotografiche, come quella dedicata a Fosco Maraini e alla Puglia del dopoguerra, insieme a progetti che promuovono l’immagine dell’Italia attraverso le arti visive, la musica, il cinema e il teatro. “L’arte resta il più potente strumento di promozione culturale della nostra Nazione – sottolinea il Ministero –. Ne è prova il canto lirico, che da oltre quattro secoli diffonde nel mondo la lingua e la cultura italiana, rappresentando un’eredità viva e condivisa”.

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