Meno circonferenza generosa dell’addome e più salute. Più cibo di qualità per ridurre se non cancellare quegli alimenti industriali super processati. È la scelta del “Ddl obesità”, che per Coldiretti: “è un passo avanti importante per tutelare la salute dei cittadini”, un piano giusto ma che per la confederazione va “accompagnato con misure concrete per limitare il consumo dei cibi ultra-formulati soprattutto nell’alimentazione dei bambini e dei ragazzi, attraverso una strategia nazionale con obiettivi chiari e condivisi tra istituzioni, scuole e famiglie”. Il sostegno della Coldiretti arriva in occasione dell’approvazione definitiva da parte del Senato del disegno di legge che riconosce l’obesità come malattia cronica e introduce un programma di prevenzione e cura. Per la Coldiretti “Il disegno di legge riconosce l’obesità come malattia cronica e introduce programmi di prevenzione, diagnosi e cura a livello nazionale”.
Educazione alimentare
Un impegno che Coldiretti ha ribadito con il “Manifesto”, per l’educazione alimentare presentato lo scorso giugno al Villaggio di Udine, “volto a promuovere una strategia nazionale contro l’obesità infantile e l’abuso di cibi ultra – formulati. Centrale in questa visione è il rilancio delle mense scolastiche come luoghi di salute ed educazione, attraverso l’introduzione sistematica di cibo a km zero, stagionale e di filiera corta, superando la logica del massimo ribasso negli appalti che penalizza qualità e sostenibilità”.
Da anni Coldiretti, con la rete di Campagna amica rivendica di portare, “avanti attività di educazione alimentare nei mercati contadini, nei villaggi e nelle scuole di tutta Italia, mettendo a disposizione anche le fattorie didattiche per percorsi formativi che coinvolgono studenti e famiglie”.
Rispetto della persona
Significativa per la Coldiretti inoltre l’approvazione della legge che istituisce la “Giornata nazionale contro il body shaming il 16 maggio”, che per la Confederazione, “rappresenta un richiamo al rispetto e alla dignità delle persone, in linea con la promozione di una vera cultura del benessere fisico, psicologico e sociale”.