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Treno con 110 attivisti italiani sfiora il raid su Leopoli: “Esplosioni e contraerea, stiamo bene”

domenica, 5 Ottobre 2025
1 minuto di lettura

Centodieci attivisti italiani del Mean – Movimento Europeo di Azione Nonviolenta – hanno attraversato nella notte una delle fasi più dure dei bombardamenti russi sull’Ucraina occidentale. Il convoglio, partito da Kharkiv e diretto al confine polacco dopo tre ore di viaggio da Kyiv, è stato costretto a fermarsi a lungo tra Zhytomyr e poi a Leopoli, mentre intorno infuriavano le esplosioni e la contraerea. A bordo c’era anche una giornalista del Sir, che ha documentato attimi di grande tensione.

La missione, la decima dall’invasione del 2022, riuniva 35 associazioni (tra cui Azione Cattolica, Anci, MoVI, Masci, Agesci, Base Italia, Fondazione Gariwo, Piccoli Comuni del Welcome, Reti della Carità, Progetto Sud, Ordine Francescano Secolare). A Kharkiv il Mean aveva organizzato decine di incontri con la società civile, una preghiera al cimitero dei caduti con il nunzio apostolico, i vescovi cattolico e greco-cattolico e rappresentanti ortodossi, e momenti simbolici come l’ascolto di un concerto della Filarmonica: «Segnali di una vita che vuole andare avanti», spiegano.
Attorno a noi pesanti e continue esplosioni, cielo illuminato a giorno, incendi e fumo”, racconta Marco Bentivogli. “Eravamo alla stazione di Leopoli, pronti a partire: non siamo stati colpiti, ma abbiamo visto parte dell’attacco aereo”, precisa il portavoce del Mean Marcello Raimondi. “Abbiamo provato ciò che qui si vive ogni giorno: il terrore di dover fuggire”, aggiunge Angelo Moretti. “La nostra è stata una missione giubilare: religione e laicità insieme per condividere speranza e ricostruzione

L’Ambasciata d’Italia a Kyiv è rimasta in contatto costante con il gruppo. “Sono tutti in Polonia e stanno bene, assistiti dall’Ambasciata a Varsavia; ripartiranno da Cracovia”, ha scritto su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ringraziando “gli ucraini che li hanno aiutati: un popolo eroico, amico dell’Italia”. In mattinata il treno ha varcato il confine a Przemyśl. “L’Italia è a un giorno di viaggio: non possiamo limitarci a guardare questa guerra”, insiste Moretti. “Ora bisogna mettere in piedi percorsi di futuro”.

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