Nessun appello a riempirsi le tasche di banconote, ma una fotografia di come reagiscono famiglie e imprese quando il mondo trema. Nel suo ultimo bollettino economico, la Banca centrale europea rimette il contante al centro del dibattito pubblico per ciò che è sempre stato nei momenti difficili: uno strumento immediato, tangibile e universalmente accettato. La domanda di cash — ricorda l’Eurotower — tende a crescere durante le emergenze, dalla pandemia alla guerra in Ucraina, fino ai blackout o ai disastri naturali. Per questo, garantire un approvvigionamento robusto di banconote e monete fa parte dell’architettura di sicurezza economica dell’area euro. Il punto non è — insiste Francoforte — tornare indietro rispetto alla digitalizzazione dei pagamenti, ma costruire una doppia garanzia: contante ed euro digitale, fianco a fianco. Il progetto della valuta elettronica della Bce, sottolinea il bollettino, non sostituirà le banconote; le affiancherà, con in più la possibilità di funzionare anche offline, così da assicurare transazioni in assenza di rete o in situazioni di interruzione dei servizi.
A sgombrare il campo da interpretazioni distorte interviene il Centro studi di Unimpresa. Il Presidente Paolo Longobardi parla di “letture imprecise e toni allarmistici” circolati nelle ultime ore: “Alcuni titoli hanno lasciato intendere che l’istituto centrale stia suggerendo ai cittadini di accumulare banconote in casa, come se ci si dovesse preparare a una crisi imminente. Nulla di tutto questo. Il contenuto dello studio pubblicato nel bollettino economico della Bce è ben diverso e merita di essere chiarito”.
Perché il cash torna a crescere nelle emergenze
Secondo Longobardi, il documento — “redatto da due economisti dell’Eurotower” — è “un’analisi di lungo periodo” che mostra come, di fronte agli shock, “cittadini e imprese abbiano percepito le banconote come uno strumento immediatamente sicuro, accessibile senza intermediazioni e utilizzabile in qualunque circostanza”. Da qui la conclusione: “Contante ed euro digitale rappresentano due facce della stessa medaglia. Da un lato, la solidità di uno strumento tangibile; dall’altro, l’innovazione capace di assicurare pagamenti sicuri anche senza rete. Entrambi svolgeranno un ruolo cruciale per rafforzare stabilità e fiducia, in tempi di incertezza geopolitica e transizione digitale”. La dinamica è nota agli economisti: nei periodi di stress aumenta la domanda precauzionale di contante. Non si tratta solo di esigenze di spesa quotidiana: una quota rilevante viene detenuta come riserva contro il rischio di interruzioni tecnologiche o di temporanea indisponibilità dei servizi finanziari. La Bce, nel ricordare questo comportamento, indica alle banche centrali nazionali e alla catena distributiva (banche, trasporti valori, sportelli) la necessità di piani di continuità e scorte adeguate, così da evitare colli di bottiglia proprio quando la fiducia va difesa.
L’Eurotower immagina un ecosistema a ridondanza controllata: contante come infrastruttura fisica di ultima istanza, sempre accettata, inclusiva e anonimizzata per piccoli importi; euro digitale come infrastruttura pubblica di pagamento elettronico, complementare a quelle private, con funzioni offline per garantire operatività anche senza connessione.
“Non un residuo del passato”
Per il tessuto produttivo italiano — fatto di Pmi, turismo e commercio di prossimità — questa combinazione riduce il rischio operativo (blackout, cyber-incidenti, disservizi di rete), rafforza la resilienza e assicura continuità dei flussi di cassa nei momenti critici. Longobardi spinge sul valore culturale del messaggio: “La Bce invita a guardare al contante non come a un residuo del passato, ma come a un presidio di sicurezza. E a considerare l’euro digitale la naturale evoluzione di un percorso che non cancella, ma integra le fondamenta del sistema monetario“. Un chiarimento che punta anche a disinnescare il riflesso polemico che, ciclicamente, accompagna il dibattito pubblico italiano tra fautori del “tutto digitale” e difensori del contante: la strategia europea tiene insieme le due esigenze, senza contrapporle.