0
Matteo Salvini

Salvini: “Abbassiamo i toni, no a un esercito europeo”

venerdì, 26 Settembre 2025
2 minuti di lettura

È il momento di abbassare i toni tutti quanti, fra Russia e Ucraina, fra Israele e terroristi islamici e anche in politica. Conto che non ci sia nessun abbattimento di aerei e quindi non ci sia nessuna reazione”. Così il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ospite questa mattina della trasmissione Mattino 5, intervenendo sulle tensioni internazionali e sulle minacce provenienti da Mosca, che ha avvertito come l’abbattimento dei propri caccia sarebbe interpretato come un atto di guerra. Salvini ha ammonito contro il rischio di escalation: “La storia dell’uomo dice che quando c’è una difficoltà economica da qualche parte si cerca la guerra per rilanciare la propria economia. Leggo da ministro e da italiano che chi continua a insistere ‘entriamo in guerra contro la Russia, facciamo un esercito europeo, armiamo la Germania, insediamo un comando di guerra a Parigi’ non usa parole di pace o di diplomazia. Probabilmente è possibile che qualcuno che è in difficoltà nel suo Paese, non il governo italiano, abbia bisogno di questo clima di tensione per rimanere al suo posto”.
Il leader della Lega ha ribadito la sua netta contrarietà a un esercito comune dell’Unione: “Niente esercito europeo, niente armi europee. I nostri figli non andranno in guerra né in Russia né in Ucraina. Anzi, non vedo l’ora di partire con la ricostruzione delle strade e delle scuole in Ucraina e di tornare ad avere buoni rapporti commerciali, sportivi e culturali con la Russia”.

L’appello sulla Flottiglia per Gaza

Nel suo intervento Salvini ha toccato anche il tema della missione navale Global Sumud Flottila: “Conto che i ragazzi che sono sulle barche a vela nel Mediterraneo per andare a sconfinare in acque israeliane si fermino e consegnino alla Chiesa cattolica, come ha chiesto il patriarca monsignor Pizzaballa, medicinali e viveri per la popolazione di Gaza, senza cercare lo scontro”. Non è mancato un passaggio sull’opera simbolo del ministero guidato da Salvini: “Il Ponte sullo Stretto di Messina è un’opera di cui gli italiani sentono parlare da 150 anni e che nessuno ha mai realizzato. Abbiamo approvato il progetto definitivo e ci sono i finanziamenti. Giustamente è un’opera complessa e quindi è giusto che la Corte dei Conti in questi due mesi di tempo chieda tutti i chiarimenti possibili. Conto che entro i primi di novembre ci sia l’ok definitivo e l’apertura dei lavori”.
Infinei il Vicepremier ha rilanciato la linea dura sull’immigrazione: “Come Lega non ci accontentiamo di tenere in carcere questi delinquenti perché poi li pagano i cittadini italiani. È necessaria l’espulsione e introdurre un permesso di soggiorno a punti, come la patente a punti. Per chi guida drogato o ubriaco, usa il telefonino alla guida, si tolgono dei punti e si sospende la patente perché la vita è sacra. A maggior ragione, se ti concedo la cittadinanza, se ti apro le porte di casa mia e poi commetti reati o infrazioni, ti tolgo quei punti e posso rispedirti al tuo Paese”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

“Balneare”, governi di lotte e di potere

“Balneare”. Ecco l’aggettivo qualificativo che imperversa nelle marine ferragostane, nelle…

‘L’emozione di essere italiani’, il cuore del Paese corre sui binari FS con un nuovo spot

Il ferro corre. Corre sui binari che attraversano valli e…