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Meloni incontra Costa a Palazzo Chigi: Ucraina, Medioriente e difesa comune al centro dell’agenda

Il Presidente del Consiglio europeo prosegue il tour nelle capitali Ue: da Roma a Parigi e Madrid, poi Lussemburgo e Porto
martedì, 16 Settembre 2025
3 minuti di lettura

Il Premier Giorgia Meloni ha ricevuto ieri a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, impegnato da fine agosto in un giro di visite nelle capitali dell’Unione per raccogliere posizioni e priorità in vista dei prossimi appuntamenti internazionali. Secondo una nota diffusa da Palazzo Chigi, l’incontro ha permesso di “fare il punto sui principali dossier dell’attualità internazionale, con particolare riferimento alla situazione in Ucraina e in Medio Oriente, e di preparare i prossimi appuntamenti europei, a partire dal Consiglio europeo informale e dal Vertice della Comunità politica europea, in programma a Copenaghen il 1° e 2 ottobre”.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa

“L’Italia è stata una convinta sostenitrice dell’Ucraina fin dall’inizio dell’aggressione russa. Abbiamo discusso dei nostri sforzi comuni per avviare l’Ucraina sulla strada di una pace giusta e duratura. La sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa sono interconnesse. Ecco perché dobbiamo rafforzare la nostra capacità di difesa comune, avvalendoci di strumenti comuni, come Safe”: queste le parole che Meloni ha affidato ai social dopo l’incontro con Costa

Gli appuntamenti

Dal 27 agosto Costa ha avviato un fitto calendario di incontri con i leader dei Paesi membri. Dopo le tappe ad Atene e Nicosia, la visita a Roma ha segnato l’inizio della terza settimana del tour, che proseguirà domani a Parigi con il Presidente francese Emmanuel Macron e a Madrid con il Premier spagnolo Pedro Sánchez. Domani Costa sarà in Lussemburgo per incontrare il Primo Ministro Luc Frieden, mentre il 19 volerà a Porto, in Portogallo, per un colloquio con il Premier Luís Montenegro e per partecipare al Forum sociale.

L’obiettivo del Presidente del Consiglio europeo è raccogliere opinioni, discutere metodi di lavoro e delineare le priorità politiche in vista delle riunioni di fine anno. Al centro dei colloqui a Roma con Meloni, come già emerso nella tappa greca, le conseguenze della guerra in Ucraina, gli sviluppi in Medio Oriente e il tema della difesa comune europea. In Grecia, Costa aveva espresso pieno accordo con il Premier Kyriakos Mitsotakis sulla necessità di strumenti finanziari comuni per la sicurezza, in particolare sul programma europeo Safe da 150 miliardi di euro per la difesa.

Il premier greco, da parte sua, ha ribadito che “Paesi che minacciano di guerra i membri dell’Ue non possono partecipare all’architettura di difesa europea”.

Immigrazione e sicurezza delle frontiere

Tra i dossier affrontati anche la gestione dei flussi migratori. Mitsotakis ha segnalato un forte aumento degli sbarchi a Creta negli ultimi giorni, collegandolo alla necessità di “una protezione più coordinata delle frontiere esterne dell’Ue per contrastare i trafficanti”. Costa, pur ribadendo che la sicurezza dell’Europa passa innanzitutto dalla minaccia russa a est, ha sottolineato che “non possiamo dimenticare gli altri confini, da Cipro alla Finlandia e dal Portogallo alla Romania”, insistendo sulla necessità di una politica migratoria comune più solida.

Il giro di consultazioni di Costa si concluderà prima dei vertici di ottobre a Copenaghen, dove i capi di Stato e di governo dell’Ue saranno chiamati a discutere in maniera organica di difesa, Ucraina, Medio Oriente e immigrazione.

Fermezza contro la Russia

Nei giorni scorsi Costa, questa volta dalla Finlandia, ha ribadito la linea di fermezza nei confronti della Russia, sottolineando la necessità di estendere e rafforzare il regime sanzionatorio. “Ora abbiamo tutto il necessario per essere pronti a dare le garanzie di sicurezza all’Ucraina quando ci sarà la pace. Per arrivarci dobbiamo continuare a sostenere Kiev nella guerra e aumentare la pressione sulla Russia”, le sue parole. Il leader europeo ha spiegato che l’obiettivo non è soltanto quello di introdurre nuove misure restrittive, ma anche di colpire i canali di finanziamento del Cremlino: “Non è facile. Dobbiamo combattere la flotta ombra e ridurre la capacità di Mosca di finanziare il conflitto, non solo aumentando le nostre sanzioni ma imponendo sanzioni secondarie ai Paesi che acquistano gas e petrolio da Mosca”.

Costa ha ricordato anche che negli ultimi mesi l’Unione europea ha “stabilizzato le relazioni con il nostro alleato più importante, gli Stati Uniti”, in particolare sui dossier della difesa, del commercio e dell’Ucraina: “Washington è ora determinata a sostenere le garanzie di sicurezza necessarie per arrivare a una pace duratura. Dobbiamo aumentare la pressione su Mosca e ci coordiniamo con gli Usa per allineare le nostre misure, così da far sì che Putin accetti di negoziare con Zelensky”.

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