Secondo uno studio sottoposto a revisione paritaria e pubblicato sull’EXCLI Journal nel luglio 2025, il rischio di cancro è aumentato del 23% nelle persone che hanno ricevuto il vaccino contro il COVID-19. Lo studio ha dimostrato che il rischio di cancro al seno è aumentato del 54% e quello di cancro alla vescica del 62% entro 180 giorni dalla prima vaccinazione. “Si tratta di dati reali e piuttosto preoccupanti”, ha affermato il commentatore medico John Campbell. Lo studio è stato il primo a scoprire prove statisticamente significative di un aumento del rischio di cancro a seguito della vaccinazione COVID-19. I ricercatori hanno esaminato la relazione a lungo termine tra le vaccinazioni contro il SARS-CoV-2 e i ricoveri ospedalieri per cancro in una coorte di popolazione di circa 300.000 residenti nella provincia di Pescara, in Italia. I residenti di età pari o superiore a 11 anni sono stati seguiti da giugno 2021 a dicembre 2023 utilizzando i dati ufficiali del Sistema Sanitario Nazionale. I modelli statistici sono stati adeguati in base ad età, sesso, comorbilità, cancro pregresso e precedente infezione da SARS-CoV-2, rendendolo il follow-up più completo fino ad oggi sulle diagnosi di cancro dopo la vaccinazione contro il COVID-19. Tra le 296.015 persone studiate, a 3.134 è stato diagnosticato un cancro. Gli autori dello studio hanno affermato che “Il pregiudizio del vaccinato sano, analogamente a come probabilmente porta a una sovrastima dell’efficacia del vaccino contro la mortalità, potrebbe anche portare a una sottostima del potenziale impatto negativo della vaccinazione sull’ospedalizzazione per cancro”. “Le prove che indicano i pericoli dei vaccini contro il COVID-19 sono sempre più numerose, eppure i governi si rifiutano di divulgare informazioni dettagliate sulle vaccinazioni rispetto agli incidenti sanitari”, ha affermato Campbell, definendo tale mancanza “piuttosto scandalosa”.
