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Regionali, il Centrosinistra si compatta: ufficializzati i candidati in sei regioni

Dal Pd a M5S e alleati, coalizione unita attorno a Ricci, Tridico, Giani, Decaro, Fico e Manildo. Schlein rivendica la scelta condivisa
domenica, 7 Settembre 2025
2 minuti di lettura

Il Partito democratico e le forze del Centrosinistra hanno chiuso il cerchio. Ieri nel pomeriggio con l’annuncio ufficiale dei candidati alle Regionali il campo progressista si presenterà unito in tutte le sei regioni chiamate al voto: Matteo Ricci nelle Marche, Pasquale Tridico in Calabria, Eugenio Giani in Toscana, Antonio Decaro in Puglia, Roberto Fico in Campania e Giovanni Manildo in Veneto.Un’operazione politica non scontata, che segna un punto a favore per la Segretaria dem Elly Schlein, da settimane impegnata a ricomporre gli equilibri interni e a stringere intese con gli alleati. “È giusto interloquire con tutti, ma sempre a partire dalle proposte e dalle idee del Partito democratico”, ha ribadito da Cernobbio, rivendicando l’unità raggiunta: “Non abbiamo litigato su nessuno dei candidati, mentre la destra al governo non ha ancora trovato una sintesi in regioni cruciali come Veneto, Campania e Puglia”.

Dal Pd è arrivata una lettura corale. Per Beatrice Lorenzin, Vicepresidente dei senatori dem, ilCcentrosinistra sceglie “la via della serietà, dell’unità e della responsabilità, presentando una squadra autorevole e radicata nei territori”. Marina Sereni parla di un programma che mette al centro sanità, trasporti, diritto allo studio e lavoro dignitoso, “un’alternativa solida e di governo alle destre sovraniste”.

Gli alleati e la Puglia laboratorio

A rafforzare il messaggio anche le parole di Alessandro Zan: “Testardamente unitari non è uno slogan ma un metodo. Noi scegliamo candidati dal territorio, la Destra usa il manuale Cencelli a Roma”. Per Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale, la candidatura di Decaro “chiude il quadro nel migliore dei modi: ovunque schieriamo figure forti con coalizioni larghe e compatte”. Di certo la Puglia si conferma banco di prova centrale. Il Psi ha annunciato un sostegno “leale e convinto” con le parole del Segretario Enzo Maraio. Per Nicola Fratoianni (Avs), Decaro rappresenta “la candidatura più competitiva”, mentre la presenza di Nichi Vendola nelle liste rafforza ulteriormente il fronte progressista.

Anche Italia viva si è schierata senza esitazioni: “Antonio Decaro è un amico, un grande amministratore. Siamo felicissimi per la sua candidatura”, hanno dichiarato Davide Faraone e Teresa Bellanova. Segnali di un campo largo che, almeno per ora, ha messo da parte i veti incrociati.

Calabria, la sfida di Tridico

In Calabria la candidatura di Pasquale Tridico, ex Presidente dell’Inps, ha portato la firma del Movimento 5 Stelle. A presentarlo è stato Giuseppe Conte a Catanzaro: “Tridico può offrire una grande opportunità ai cittadini. Non è un semplice programma elettorale, ma un modello di sviluppo concreto”. L’ex Premier ha colto l’occasione per rilanciare il tema del reddito di cittadinanza, difendendolo dalle critiche: “Abbiamo promosso misure che hanno reso l’Italia una locomotiva d’Europa. Il reddito era solo un sostegno per chi restava indietro. Oggi il governo Meloni si accanisce sui poveri mentre destina 445 miliardi in dieci anni alle armi”.

Conte non ha risparmiato attacchi anche sulla politica estera: “Il Capo dello Stato ha ricordato che l’Europa non ha mai scatenato conflitti. Ma i cittadini si allontanano perché vedono miliardi in spese militari e tagli su sanità e welfare. Dal caso Al Masri alla copertura offerta a Netanyahu: il governo italiano viola la legalità internazionale e si rende complice”.

Le critiche del Centrodestra

Dal fronte opposto, il messaggio è diametralmente opposto. “A Sinistra litigano ancora prima di iniziare. Come potrebbe governare la Toscana una coalizione così dissonante?”, ha attaccato Deborah Bergamini, Vicesegretaria di Forza Italia. Per l’esponente azzurra, “il reddito di cittadinanza promesso dal campo largo costerebbe 3,5 miliardi senza garanzie di sostenibilità”. Bergamini ha rivendicato l’approccio del Centrodestra: “Noi siamo uniti, con spirito di squadra e coesione. Vogliamo una Toscana normale, una regione meritocratica dove le famiglie possano guardare al futuro con serenità e le imprese lavorare con regole chiare”.

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