Per ora grazie alla stabilizzazione della infrazione e alla crescita della occupazione l’indice di povertà resta stabile. Si tratta del Misery Index Confcommercio (MIC) che segnala il disagio sociale causato dalla disoccupazione estesa. Ad illustrare la situazione ponendo alcuni rilievi e prospettive sulla tenuta dei consumi e la situazione delle famiglie è la Confcommercio con la sua consueta relazione mensile.
“Ad agosto, il MIC, Misery Index Confcommercio, è salito a 10,1, con un incremento di un decimo di punto rispetto a luglio. Al netto di lievi oscillazioni”, osserva la Confederazione, “l’indicatore si mantiene sostanzialmente stabile dall’inizio dell’anno come sintesi di un aumento dell’inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto, salita dal 2,3% di luglio al 2,4% e della stabilizzazione del tasso di disoccupazione esteso al 6,6%”.
Il rincaro dei beni alimentari
Per quanto riguarda l’inflazione dei beni e servizi acquistati più frequentemente, è salita al 2,4% in agosto, in linea con i trend recenti. “L’aumento”, evidenzia la Confcommercio, “è dovuto in particolare al rincaro degli alimentari non lavorati. Il confronto con l’estate 2024, periodo in cui si era registrato un forte rallentamento dell’inflazione su questi beni, contribuisce ora a generare una tendenza al rialzo estiva, che tuttavia potrebbe attenuarsi a partire da ottobre”.
L’impatto della guerra dei dazi
“Nel breve periodo”, sottolinea Confcommercio, “si conferma un quadro di stabilità per l’area del disagio sociale, che resta sui livelli attuali. Tuttavia, permangono timori per la fine del 2025, quando potrebbero manifestarsi i primi effetti della cosiddetta guerra dei dazi“.
Le difficoltà delle famiglie
“Questi impatti”, segnala tuttavia la Confcommercio, “potrebbero non essere bilanciati da una ripresa dei consumi interni, considerata la difficoltà delle famiglie a tradurre in spesa i miglioramenti del reddito. Una situazione che rischia di condizionare negativamente l’ingresso nel 2026, sia sul fronte della crescita economica sia su quello dell’occupazione“.