Oggi si celebra la ‘Giornata mondiale del cane’, istituita nel 2004 dall’attivista Colleen Paige per onorare i nostri amici a quattro zampe e sensibilizzare contro l’abbandono. Ma dietro le immagini tenere e gli hashtag che affollano i social, si nasconde una realtà drammatica: secondo l’Oms, il 70% dei cani nel mondo vive senza una casa. In Italia, ogni anno, circa 50mila cani e 80mila gatti vengono abbandonati, con picchi nei mesi estivi. “Con le temperature estive sempre più estreme, lasciare un animale per strada equivale a farlo morire in poche ore”. È il monito lanciato da Ecoitaliasolidale, che rilancia la campagna ‘Non lo abbandoniamo, non facciamo le bestie’.
“Tra luglio e settembre – spiegano Cinzia Caruso, responsabile del Dipartimento difesa e salute degli animali, e il Presidente Piergiorgio Benvenuti – gli abbandoni aumentano del 25-30%. Ogni giorno circa 600 animali domestici vengono lasciati soli per strada. È un atto crudele, ma anche pericoloso: può causare incidenti stradali gravissimi, con responsabilità penali fino all’omicidio colposo”.
L’Italia resta tra i Paesi europei con il più alto numero di animali da compagnia: oltre il 52% delle famiglie ne possiede almeno uno, con una media di 53 animali ogni 100 abitanti. Un legame forte e diffuso, che rende ancora più inaccettabile la piaga degli abbandoni.
“Serve un cambiamento culturale – concludono da Ecoitaliasolidale – a partire dalla scuola. I cani non sono solo compagni di vita, ma anche risorse preziose per la sicurezza, i soccorsi e la pet therapy. Proteggerli significa proteggere la nostra stessa umanità”.
Una nuova tutela giuridica
La campagna quest’anno è accompagnata da un logo ideato da un gruppo di bambini e da un messaggio ispirato a Gandhi: “La grandezza e il progresso morale di una nazione si giudicano dal modo in cui tratta gli animali”. A dare un segnale importante sul piano legislativo è la cosiddetta ‘Legge Brambilla’, entrata in vigore il 1° luglio. Una riforma definita “epocale” dalla Deputata Michela Vittoria Brambilla, Presidente della Lega italiana per la difesa degli animali: “Gli animali sono oggi riconosciuti come esseri senzienti, titolari di diritti, con un generale inasprimento delle pene per chi li maltratta. È un traguardo che l’Italia attendeva da più di vent’anni”.
Un passo che si aggiunge all’articolo 9 della Costituzione, aggiornato nel 2022, che tutela ambiente e animali come principi fondamentali.
I messaggi delle istituzioni
La ricorrenza ha raccolto messaggi anche dal mondo politico. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha ricordato che “la fedeltà e l’affetto dei cani meritano attenzione ogni giorno: custodirne il benessere è un segno di civiltà”. Sui social è intervenuto anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa: “Celebriamo i nostri amici a quattro zampe, parte integrante delle nostre famiglie. Solo pochi mesi fa il Senato ha approvato una legge che rafforza la tutela penale contro i reati verso gli animali. Un ulteriore passo di civiltà”.