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Coldiretti: funghi, stagione eccezionale per i porcini. Caldo e umidità hanno generato la crescita di molte varietà

Il vademecum per non fare errori e rispettare l’ambiente
venerdì, 22 Agosto 2025
1 minuto di lettura

Una festa per i raccoglitori di funghi, con un occhio non solo alle varietà ma anche a non commettere “sviste”, che potrebbero risultare pericolose. Di tutto questo parla la Coldiretti in una sintesi di ciò che è accaduto questa estate.

“Dopo una primavera povera di raccolti, il meteo estivo ha creato le condizioni ideali per la nascita di porcini e altre specie”, illustra la confederazione degli agricoltori, “Il caldo torrido di fine giugno, unito alle piogge quotidiane portate dai cicloni nord-atlantici, ha stimolato una produzione eccezionale soprattutto nel Nord Italia, in particolare nel Triveneto”.

Le tante varietà e i microclimi

La Coldiretti inoltre evidenzia come ci siano state condizioni favorevoli per una crescita di svariate e apprezzate specie.

“Accanto ai Boletus edulis spuntano finferli, steccherini dorati e persino varietà tipiche di climi freschi come il porcino rosso, insieme a ovoli e amanite tropicali nelle zone di pianura”, racconta la Coldiretti, “Liguria, Appennino e Centro-Sud hanno registrato buttate brevi ma intense di Boletus reticulatus, talvolta in sovrapposizione con altre specie. Questa varietà conferma come i funghi seguano ormai microclimi locali, più che stagioni tradizionali, in un contesto climatico sempre più variabile”.

Le necessarie precauzioni

Per evitare errori talvolta dovuti alla inesperienza la Coldiretti presente anche una vademecum per una raccolta attenta dei funghi. In primo luogo Coldiretti e Federforeste ricordano che la ricerca dei funghi richiede prudenza e preparazione. È importante, sottolinea la Confederazione, “Scegliere percorsi adatti alla propria condizione fisica.; Informare qualcuno sul luogo di destinazione e, se possibile, farsi accompagnare; Controllare sempre le previsioni meteo per evitare pericoli dovuti a temporali estivi.; Indossare abbigliamento adeguato: scarponi con suola scolpita, capi a strati e zaino con l’essenziale”.

Il rispetto dell’ambiente

Durante la raccolta, vanno prelevati solo i funghi riconosciuti con certezza, rivolgendosi al servizio micologico dell’Asl in caso di dubbi. “Bisogna”, evidenzia la Coldiretti, “Evitare di danneggiare esemplari sconosciuti o flora circostante. ; Informarsi sulle normative locali: in molte zone è richiesto un tesserino o permesso. Non usare rastrelli o uncini, che compromettono il micelio. Pulire i funghi sul posto, riponendoli in cestini rigidi e areati, mai in sacchetti di plastica”.

Il mancato rispetto di queste norme, avvisa la Confederazione, “può comportare sanzioni e sequestro del raccolto”.

Patrimonio naturale ed economico

L’Italia vanta quasi 120mila km² di boschi, pari al 40% del territorio. Liguria (81% del territorio coperto da foreste), Trentino-Alto Adige (62%) e Sardegna (56%) guidano la classifica per densità boschiva, con quest’ultima al primo posto per estensione assoluta (1,3 milioni di ettari).

“La raccolta di funghi non è solo un passatempo”, spiega infine la Coldiretti, “rappresenta anche un’integrazione di reddito per migliaia di cercatori professionisti che riforniscono mercati, negozi e ristoranti, alimentando le numerose sagre dedicate ai prodotti del bosco”.

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