L’uragano Erin, primo ciclone atlantico della stagione 2025, ha costretto le autorità della Carolina del Nord a ordinare l’evacuazione dell’isola di Hatteras, cuore delle Outer Banks. Sebbene il centro della tempesta sia previsto a oltre 300 chilometri dalla costa, la sua espansione e intensità crescente rappresentano una minaccia concreta per le fragili infrastrutture locali. Domenica, il National Hurricane Center ha confermato che Erin, dopo aver toccato la pericolosa categoria 5, si è temporaneamente indebolito, ma resta un uragano di grandi dimensioni con venti sostenuti superiori ai 200 km/h. Le bande esterne hanno già colpito Porto Rico e le Isole Vergini, lasciando oltre 147mila utenti senza elettricità e causando la cancellazione di decine di voli. A preoccupare maggiormente è la Highway 12, unica arteria stradale che collega le isole-barriera al continente. Le mareggiate e i venti potrebbero comprometterne la tenuta, isolando migliaia di residenti e turisti. Dare County ha dichiarato lo stato di emergenza e ha avviato l’evacuazione preventiva, mentre la Guardia Costiera monitora le condizioni per eventuali interventi. Nonostante non sia previsto un impatto diretto sulla terraferma, gli esperti meteo avvertono che Erin potrebbe intensificarsi nuovamente nei prossimi giorni. Le correnti di risacca e le onde alte minacciano l’intera costa orientale degli Stati Uniti, con effetti attesi anche sulle Bermuda. La prudenza resta la parola d’ordine: “Stiamo affrontando un uragano pericoloso, anche se non colpirà direttamente la costa,” ha dichiarato Richard Pasch del NHC. Le prossime 48 ore saranno decisive per valutare l’evoluzione del fenomeno e l’efficacia delle misure di contenimento.
