Aumento dal 50 al 70% dell’aliquota di detrazione prevista per i singoli interventi di sostituzione di infissi o schermature solari e abbassamento da 10 a 5 anni del recupero del credito anche per i singoli interventi, sia nel caso di recupero fiscale diretto, sia in caso di cessione del credito o di sconto in fattura.
È questa la proposta messa nero su bianco da tutte le associazioni di serramenti e schermature, e sottoposta all’attenzione di Governo e Parlamento con l’obiettivo di equiparare la normativa prevista dal Superbonus anche per interventi singoli che contribuirebbero in maniera determinante all’efficientamento energetico delle abitazioni e quindi del Paese.
Ad oggi infatti, ricordano le 16 associazioni di categoria firmatarie della proposta, le sostituzioni di serramenti e di schermature solari risultano esclusi dal Superbonus riducendo così la possibilità di un percorso virtuoso verso una massiccia riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare del Paese che, oltre a ovvi benefici di carattere ambientale, porterebbe anche a ordini e commesse per le Pmi che in questo periodo di emergenza Covid sono in grande sofferenza. “Consapevoli che le casse dello Stato non possono permettersi misure che gravino sul suo Bilancio, la proposta – spiegano le associazioni di categoria – prevede che il valore massimo di detrazione per ciascuna unità immobiliare sia abbassato da 60.000 a 30.000 euro”.
“Il Superbonus – prosegue la nota – è una misura fondamentale che avrà effetti sicuramente positivi sia sulla sostenibilità ambientale che per la crescita economica. Al Governo chiediamo pertanto di renderla ancora più efficace inserendo anche la sostituzione dei serramenti tra gli interventi agevolati nell’iter di conversione del DL 34/2020: promuovere l’efficientamento energetico, sostenere l’occupazione e minimizzare l’impatto sulle casse dello Stato sono i cardini della nostra proposta che ci auguriamo possa essere accolta”. (Italpress)